L’Angelus di Papa Francesco: “se dalla guerra in Ucraina ne usciremo come prima, saremo tutti colpevoli”

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Papa Francesco parla della guerra in Ucraina durante l’Angelus in Piazza San Pietro: il Pontefice invita a impegnarsi nel domani, perchè se dopo il conflitto “ne usciremo come prima”, saremo tutti colpevoli

Inevitabilmente, la guerra in Ucraina fa capolino anche nell’Angelus domenicale di Papa Francesco. Il Pontefice ha parlato della “bestialità della guerra” e di un “atto barbaro e sacrilego“, lanciando un appello per la pace. “La guerra – ha detto il Papanon può essere qualcosa di inevitabile. Non dobbiamo abituarci alla guerra, dobbiamo invece convertire lo sdegno di oggi nell’impegno di domani perché se da questa vicenda usciremo come prima saremo in qualche modo tutti colpevoli. Di fronte al pericolo di autodistruggersi, l’umanità comprenda che è giunto il momento di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’uomo prima che sia lei a cancellare l’uomo dalla storia. Prego per ogni responsabile politico di riflettere su questo, di impegnarsi su questo e, guardando alla martoriata Ucraina, di capire come ogni giorno di guerra peggiora la situazione per tutti. Perciò rinnovo il mio appello: basta, ci si fermi, tacciano le armi, si tratti seriamente per la pace“.

Bergoglio ha poi aggiunto: “c’è bisogno di ripudiare la guerra luogo di morte, dove i padri e le madri seppelliscono i figli, dove gli uomini uccidono i loro fratelli senza averli nemmeno visti, dove i potenti decidono e i poveri muoiono. È passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, dall’inizio di questa guerra crudele e insensata che come ogni guerra rappresenta una sconfitta per tutti, per tutti noi“.

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