La proposta shock del deputato della Duma Sergei Savostyanov
La guerra in Ucraina prosegue ormai da oltre un mese, contraddistinta dalla propaganda, da indiscrezioni, dalle fake news, da annunci, smentite, botta e risposta. Una delle paure – nonostante c’è chi provi a perseguire la strada della diplomazia e nonostante i negoziati proseguano, seppur senza risultati entusiasmanti – è che la Russia possa allargare la sua offensiva ad alcuni paesi confinanti a quelli ucraini, anche se la resistenza del paese guidato da Zelensky ha certamente cambiato gli iniziali piani di Putin. E’ stato Mykhail Podolyak, capo negoziatore dell’Ucraina e consigliere del Presidente Volodymyr Zelensky, a rilanciare il timore di questa “operazione speciale militare globale”. E, a seguito di queste parole, su Twitter ha iniziato a circolare un documento, datato 24 marzo, a firma Sergei Savostyanov. Quest’ultimo, deputato della Duma, avrebbe infatti inviato al Governo e a Putin la sua proposta: quella di invadere, oltre all’Ucraina, anche la Polonia, gli Stati baltici, la Moldavia e il Kazakistan. “Devono essere smilitarizzati e denazificati” dalla Russia, proprio la sorte – secondo quanto affermato da Putin – dell’Ucraina.
Questo documento, diventato virale, è stato rilanciato da Nexta, media bielorusso filo-ucraino, e da Visegrad24. Poi la notizia è stata riportata anche da Ura.ru, agenzia di stampa online russa. Una parte del testo redatto dal deputato russo riporta: “la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina garantiranno una sicurezza sostenibile per i popoli dell’Ucraina, della Russia e di tutta l’Europa. Per un processo più completo volto a garantire la sicurezza della Federazione Russa, oltre all’Ucraina, ritengo opportuno includere gli Stati baltici (Lituania, Lettonia, Estonia), Polonia, Moldavia e Kazakistan nella zona di denazificazione e smilitarizzazione”. E’ arrivata anche la risposta dell’ufficio del Presidente Zelensky. “Tutto è appena iniziato. Ci sarà molto sangue europeo secondo i russi”, ha scritto su Twitter Mikhail Podolyak.