Taglio accise, il Friuli Venezia Giulia raddoppia: altri 30 centesimi di sconto. Ora ha la benzina meno cara d’Italia

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Friuli Venezia Giulia Regione meno cara d’Italia, la scelta della giunta Fedrica per operare un ulteriore sconto sulle accise

Da settimane, in Italia e non solo, imperversa il caro carburante. L’aumento del costo del gas e delle materie prime, dovuto all’inflazione post Covid, alla guerra in Ucraina e alle sanzioni poste dall’Occidente nei confronti della Russia, hanno altresì fatto innalzare in maniera vertiginosa il prezzo di benzina e diesel, che ha toccato anche i 2,30 al litro per il self service. La scorsa settimana il Governo ha operato un importante taglio delle accise, con lo sconto di 25 centesimi fino al 31 aprile, per frenare i rincari. Meno 30 centesimi circa, se aggiungiamo anche l’Iva al 22%, che ha portato i prezzi a medie più “normali”. Nonostante i nuovi aumenti di questi giorni, si è infatti tornati tra 1,6-1,7 al litro per il diesel e 1,8 per la benzina, circa.

Il Friuli Venezia Giulia, però, ha deciso di fare da sé, operando un ulteriore sconto, di altri 30 centesimi circa, portando il taglio totale delle accise a 60 centesimi al litro per la benzina e a 50 per il gasolio. In pratica, per quanto riguarda i costi del carburante, il Friuli Venezia Giulia è diventata la Regione meno cara d’Italia. La giunta regionale guidata dal Presidente Fedriga ha approvato una delibera che entrerà in vigore dal prossimo 1 aprile. “Una misura tempestiva – ha spiegato Fedriga – che permette di dare una risposta immediata ai cittadini della nostra regione, a seguito dell’impennata dei prezzi del carburante in un periodo di crisi economica che ha determinato una notevole contrazione del potere d’acquisto delle famiglie del Fvg, alle quali l’Amministrazione ha sempre inteso portare sostegno con agevolazioni nei più diversi settori”. La durata? Il Governatore non si sbilancia: “Noi operiamo, come abbiamo fatto lo scorso anno, di mese in mese. Rispetto alle esigenze lo teniamo in piedi. E’ una misura estremamente onerosa, e quindi se c’è necessità lo facciamo perché tiene in piedi un sistema economico importante. Se la situazione dovesse migliorare, come mi auguro, e quindi possa tornare a un mercato normale anche il prezzo della benzina e del gasolio, ovviamente dovremo fare delle scelte conseguenti”.

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