Messina: ‘Le identità delle città dello Stretto’ convegno all’università per fare il punto sull’area metropolitana (FOTO)

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Non si smStretto-di-Messinaette di parlare di sviluppo e integrazione tra le due città dello Stretto. Oltre alla sfera politica, le iniziative, le riflessioni e le proposte partono anche dal mondo accademico: tuttavia la fusione tra le due sfere deve essere il fine ultimo, altrimenti, la politica resta solo chiacchiera e l’università solo luogo per utopistiche considerazioni.

E’ questa la riflessione vitale del convegno che si è svolto oggi pomeriggio nella prima delle due giornate dal titolo ‘Le identità delle città dello Stetto: integrazione e governance‘ presso l’aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina.

L’incontro organizzato in conclusione del Master Universitario di II livello in ‘Esperto nell’organizzazione e gestione dei sistemi di mobilità merci e passeggeri‘ ha affrontato nelle prime due sessioni di lavoro il profilo dell’integrazione economica e quello dell’integrazione geografica, urbanistica e socio-culturale dell’area dello Stretto.

In apertura, sono intervenuti per i saluti istituzionali il direttore De Vero, la professoressa Pellegrino, il sindaco di Messina Accorinti, l’ammiraglio della Marina Militare De Michele, il comandante del porto di Messina Saviani e il presidente di Confindustria Messina ingegniere Schifani.

Quello che divide le due città dello Stretto sono i 50 euro del biglietto delle navi traghetto, e questo è inaccettabile per due cittò che sono istituzionalemente legate dalla continuità territoriale‘ ha ribadito il sindaco Renato Accorinti in apertura del convegno, ricordando come lui stesso circa otto anni fa aveva proposto alla classe politica guidata da Genovese il progetto di un’unica città per lo stretto, ovvero, una simbiosi tra Reggio e Messina. Oltre a ribadire l’importanza della flotta comunale, idea già avanzata dal primo cittadino in altre sedi, al fine di integrare la mobilità nello Stretto ed offrire un’alternativa di trasporto alle aziende gestite da privati, Accorinti ha sottolineato che lotterà per far restare operativa l’Autorità Portuale di Messina. L’appello si inserisce in risposta alla querelle che vede avanzare l’ipotesi di dismettere l’ente porto del distretto Messina-Milazzo per trasferire tutte le competenze ad Augusta o Catania.

Non abbiamo nulla contro Catania nè Augusta‘ dice a gran voce Accorinti, ‘ma tutti, indipendentemente dagli schieramenti politici, dobbiamo essere attivi e uniti per il rilancio dello stretto di Messina‘.

A seguire, sono intervenuti i professori Rizzo, Limosani, Cirà, Gambino, Vermiglio e Urbani.

Il professore Gambino, in particolare, che segue e studia da anni il territorio per favorire l’integrazione geografica, economica e sociale tra le due città dello Stretto, ha ribadito, dal suo punto di vista, che il mancato sviluppo dell’area in questione è intimamente connesso al vuoto politico e all’assenza di iniziative degli ultimi anni. Per lui, le tre iniziative da realizzare nel prossimo futuro sono: una mobilità efficiente tra Reggio e Messina, sia per le merci che per i passeggeri; un polo di innovazione e ricerca, ovvero una stretta collaborazione tra i due ateni; il turismo, da incentivare sia nell’interland reggino che in quello messinese per creare un vero e proprio distretto dell’accoglienza’.

Domani sempre nell’aula magna del Rettorato in piazza Pugliatti, a partire dalle 9:30 si svolgerà la seconda ed ultima giornata del convegno che affronterà i temi della governance del trasporto e i suoi profili nazionali e locali.

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