Covid, passo indietro su quarantene dei positivi: le regole (per vaccinati e non) dal 1° aprile

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I cittadini che hanno la seconda dose più di 120 giorni fa sono considerati come non vaccinati secondo la circolare del Governo

Isolamento di 7 giorni per i positivi vaccinati, mentre sarà di 10 giorni per i non vaccinati. Via in ogni caso l’obbligo di quarantena per i contatti stretti. Il ministero della Salute ha emanato la nuova circolare firmata dal direttore generale della prevenzione Giovanni Rezza e decide di confermare quindi la strada della cautela rispetto a riaperture e allentamenti contro il Covid-19 che scatteranno l’1 aprile. Come si legge nel provvedimento “le persone risultate positive al test diagnostico (molecolare o antigenico) sono sottoposte alla misura dell’isolamento”.

Le regole sono le stesse della circolare emanata il 30 dicembre 2021 e quindi: “i soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, devono osservare l’isolamento per 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”. Per i non vaccinati, oppure per chi ha ricevuto la seconda dose più di 120 giorni fa, il periodo di isolamento è di 10 giorni.

Secondo la circolare, inoltre, “a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi è applicato il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto”. Se durante il periodo di autosorveglianza “si manifestano sintomi suggestivi di possibile infezione da Sars-Cov-2, è raccomandata l’esecuzione immediata di un test antigenico o molecolare che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto”. La regola vale anche per i cittadini non hanno scelto di non ricevere il vaccino anti-Covid. Diverso il discorso per gli operatori sanitari: “devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato”.

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