Guerra in Ucraina, i comunisti reggini: “siamo già dentro la terza guerra mondiale, la Russia è stata accerchiata. Sì deve sciogliere la Nato”

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Guerra in Ucraina, i comunisti reggini: “siamo già dentro la terza guerra mondiale, non è possibile mettere sullo stesso piano la Nato e Putin”

Si è svolto questa sera in streaming un convegno sulla guerra Russo-Ucraino organizzano dal movimento per l’Unità dei Comunisti, il Partito Comunista di Rizzo e dal gruppo Cumpanis. L’evento on line è stato moderato da Michelangelo Tripodi, già consigliere regionale e segretario regionale del Pdci: “l’accerchiamento della Russia e l’uso del fantoccio neonazista Zelensky e dell’Ucraina per una guerra per procura è stato un errore gravissimo e imperdonabile degli USA e dell’Occidente, segno di una miopia politica senza limiti, a dimostrazione che la loro gigantesca ignoranza storica e culturale, dimostrata in questi decenni, non può avere alcun paragone con la storia di un paese come la Russia custode geloso della sua indipendenza e sovranità, né può spiantare una cultura e una civiltà tra le più antiche del mondo come quella cinese.  il capolavoro gli Stati Uniti lo hanno compiuto quando hanno lanciato un meccanismo di autodistruzione con le sanzioni contro la Russia, che noi italiani siamo i primi a pagare, a causa e per responsabilità di un governo servo e guerrafondaio, nemico della pace e nemico del popolo”, evidenza Tripodi.

Per l’ex senatore Fosco Gianniniben prima dell’intervento russo, la Nato con gli Usa erano già minacciosamente presenti in gran parte dell’Europa dell’Est, avevano spinto la Svezia al riarmo antirusso, e avevano, quindi, accerchiato la Russia. Quando –prosegue– sotto la pressione dei popoli di Donetsk e di Lugansk, ormai terrorizzati dai bombardamenti fascisti ucraini, Putin decide, lo scorso 21 febbraio, di riconoscere l’indipendenza delle due Repubbliche Popolari, il Battaglione Azov e l’esercito ucraino scatenano nelle due aree del Donbass la loro totale violenza, contemporaneamente accelerando, attraverso Zelenski, il processo di entrata dell’Ucraina nella Nato. È a quel punto che la Russia interviene contro i fascisti per una guerra di liberazione. I comunisti stanno con i popoli, dunque con il popolo russo e con il popolo ucraino. E oggi si sta con quei due popoli con una sola parola d’ordine: Ucraina neutrale, non Base Usa e Nato, Repubbliche Popolari del Donbass indipendenti perchè i loro popoli hanno già scelto così. Non ci giriamo intorno, siamo dentro la terza guerra mondiale che è in realtà ha avuto inizio nel 1949 proprio con la costituzione della Nato che, a mio avviso, si deve sciogliere”, conclude.

Per l’intellettuale Carlo Formenti “lo schieramento degli stati occidentali al fianco dell’Ucraina, sostenuta con aiuti economici e militari, è il segnale di una svolta che sposta l’asse del processo di costruzione dell’Unione dal piano economico al piano politico-militare. L’Europa, in sostanza, si mette al servizio del progetto Usa-Nato di egemonia anche nell’Est Europa”.

 

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