Zelensky sapeva tutto già da gennaio. Il retroscena della CIA: così l’Ucraina è riuscita a difendersi dalla Russia

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La CIA aveva svelato a Zelensky i piani della Russia già a gennaio: dalla volontà di invadere l’Ucraina fino a una serie di obiettivi sensibili. In questo modo il presidente ucraino non si è fatto trovare impreparato

Nonostante una superiorità numerica e bellica, nonostante i continui raid sulle città e l’avanzata delle truppe di terra, la Russia non è ancora riuscita a sottomettere l’Ucraina dopo oltre un mese dall’inizio della guerra. Il merito è dei servizi segreti americani che, attraverso un importante lavoro di spionaggio, sono riusciti a mettere in guardia l’Ucraina già nel mese di gennaio. Secondo quanto riporta il “Wall Street Journal”, il direttore della CIA, William Burns, ha incontrato il presidente ucraino Zelensky a metà gennaio, con un viaggio in gran segreto a Kiev. Durante il loro colloqui, Burns ha esposto il piano di invasione russa, fornendo informazioni essenziali per preparare al meglio la difesa ucraina. Secondo il giornale, l’intelligence americana aveva difatti acquisito maggiori notizie sul piano di invasione russo, “compreso il fatto che includeva un rapido attacco verso Kiev dalla Bielorussia. Il direttore della Cia fornì un pezzo fondamentale di intelligence che aiutò l’Ucraina in misura significativa nei primi giorni di guerra“. Secondo la CIA, i russi pianificavano di impossessarsi dell’Aeroporto Antonov a Hostomel, vicino Kiev, utilizzandolo per paracadutare le truppe che avrebbero dovuto prendere la capitale e abbattere il governo.

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