Covid, prima Pasqua senza divieti per gli italiani che tornano in libertà

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Covid, quest’anno la prima Pasqua “in liberta” per gli italiani

Pasqua 2022 è la prima Pasqua dopo ben 3 anni, senza limitazioni e divieti per gli italiani che finalmente possono tornare in libertà e godersi un pranzo con la famiglia o una gita fuori porta con gli amici a Pasquetta.

Unica limitazione rimasta ancora al momento è indossare la mascherina in tutti i luoghi al chiuso. In epoca Covid la Pasqua di quest’anno e’ la prima festivita’ praticamente priva di divieti grazie alla fine dello stato di emergenza, decisa il 31 marzo scorso. Stato di emergenza deliberato dall’allora premier, Giuseppe Conte, il 31 gennaio 2020 e che poi sarebbe stato il ‘quadro’ nel quale il governo avrebbe deciso, di dpcm in dpcm, le restrizioni immediate con le quali misurarci. Per ben due anni.

Ma cosa potremo fare a Pasqua e Pasquetta che non potevamo fare nei due anni precedenti? Che cosa e’ cambiato rispetto all’anno scorso? E rispetto a quella ancora precedente, la prima Pasqua targata Covid? Sembra passato un secolo, ma due anni fa – era il 12 aprile 2020 – era stata una Pasqua blindata in tutta Italia in pieno lockdown, tutti chiusi in casa, niente tavolate, niente parenti ne’ amici, niente pic nic, divieto assoluto di uscire, nessuna via crucis o celebrazione in chiesa, il Papa da solo davanti al mondo radunato di fronte alle tv per ricevere un messaggio di speranza di cui tutti, non solo i credenti, erano bisognosi in quella fase storica.

I balconi erano gli unici sfoghi consentiti e i vicini di balcone i nostri migliori amici. Le video chiamate ai propri cari il modo per condividere e sentirsi meno soli. Immancabile, naturalmente, la spesa per il pranzo pasquale, anzi valorizzato nelle famiglie ristrette ai famosi ‘congiunti’: gia’ una settimana prima della domenica di Pasqua, file ancora piu’ lunghe davanti a supermercati e alimentari per ‘consolarsi’ con il miglior cibo, da quello tradizionale di ogni localita’ italiana alle mille sfumature di colomba e uova di cioccolato. Era il 2020, prima Pasqua in epoca Covid, il Paese era un’unica zona chiusa.

Ma anche l’anno scorso – 4 aprile 2021 – e’ stata una Pasqua con limitazioni e divieti mirati proprio nei tre giorni clou. Il Paese, infatti, con un decreto legge del governo, era diventato un’intera zona rossa per evitare al massimo gli spostamenti e impedire assembramenti, in casa e fuori. Una Pasqua blindata scattata il giorno della vigilia per finire il lunedi’ di Pasquetta. Cosa era consentito fare? Poco e rigorosamente entro le 22, orario del coprifuoco ancora in vigore. Visite a parenti e amici? Verso “una sola abitazione privata e una volta sola al giorno”, ed entro i confini regionali. Unica eccezione permessa, ai genitori separati per raggiungere i figli minori presso l’altro genitore. Spostamenti in auto consentiti, ma con il guidatore seduto senza nessuno al fianco e massimo due passeggeri sui sedili posteriori; tutti con l’obbligo di indossare la mascherina. Altre ‘concessioni’: la messa di Pasqua a patto di andare nella chiesa piu’ vicina a casa, sempre con la mascherina e seduti distanziati.

Consentiti in realta’ anche i viaggi all’estero a patto di essere sottoposti a tampone prima dell’imbarco e, al rientro dalla vacanza, il rispetto di una quarantena di 5 giorni e un altro tampone: ma in quella fase ancora cosi’ delicata per i contagi e incerta per le vaccinazioni gli aeroporti erano per lo piu’ vuoti. Visti come ‘privilegiati’ erano i proprietari delle seconde case: potevano andare, anche quando in Regioni diverse, ma solo con i propri congiunti. Amici, anche li’, non ammessi. E oggi? Oggi tiriamo un sospiro di sollievo. La fine dello stato di emergenza terminato il 31 marzo scorso ha segnato di fatto il ritorno a una normalita’ di cui si sentiva il bisogno dopo anni di limitazioni.

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