Guerra Ucraina, bombe su Leopoli: 6 morti. Distrutta la ferrovia di Dnipro

StrettoWeb

La Russia non allenta la morsa sull’Ucraina, ma anche il governo di Kiev prosegue coi propri piani. Zelensky: “non cederemo mai il Donbass alla Russia”

Sei morti e otto feriti, tra i quali anche un bambino. E’ questo il tragico bilancio dell’attacco condotto con cinque missili contro Leopoli, città dell’Ucraina occidentale. Lo ha reso noto il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kosytskyy. Colpita dalle bombe russe anche la ferrovia. Intanto, si combatte ancora a Mariupol. Secondo i separatisti di Donetsk, sarebbe stato trovato morto il comandante dei marines ucraini Volodymyr Baranyuk. “La ferrovia di Dnipro è stata distrutta a causa degli attacchi di stamattina nel distretto di Pavlograd”. Lo ha affermato Valentyn Resnichenko, governatore della regione di Dnipro, dicendo che due persone sono rimaste ferite in seguito all’attacco nel distretto Synelnykiv.

Il governo di Kiev non frena tuttavia i propri piani, non si arrende al nemico e annuncia di aver completato il modulo per aderire all’Ue, compilando il questionario per ottenere lo status richiesto. Il presidente Volodymyr Zelensky sostiene che “Kiev non cederà mai il Donbass alla Russia” e che proprio da questa area dipenderà l’esito della guerra. Poi invita Macron a Kiev per constatare il genocidio. Il ministro degli esteri ucraino Kuleba dichiara: “Mariupol non esiste più. Da settimane non abbiamo contatti ad alto livello con i russi”. Da Mosca avvertono: “consegnare armi a Kiev avrà conseguenze per tutto il mondo”. La Russia non nasconde la preoccupazione per le esercitazioni militari della Nato nel nord della Norvegia.

Nel frattempo la tensione cresce anche sul fronte del possibile default della Russia. Von der Leyen attacca: “solo questione di tempo”. Replica dell’ex presidente russo Medvedev: “default russo potrebbe essere default dell’Europa”. Il premier Mario Draghi, in un’intervista al Corriere, parla dei suoi tentativi di convincere Putin a trovare una strada per la pace. Ma il presidente russo ha risposto che “i tempi non sono maturi”.

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