Quando cessa l’obbligo di mascherina al chiuso in Italia? “Decisione prossima settimana”. Le ultime

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La prossima settimana si deciderà se e dove eventualmente verrà abolita la mascherina al chiuso in Italia: le parole degli esperti

Per fortuna, in ambito Covid, non si parla più di zone a colori, restrizioni, coprifuoco, lockdown, limitazioni varie. Solo Green Pass (ancora per poco, una settimana e poi stop dall’1 maggio) e mascherine al chiuso. E la discussione, in queste ultime settimane, si è spostata proprio sullo strumento di protezione che gli esperti ritengono più efficace. Ma, se fino a un mese fa si parlava di abolizione totale a partire dall’1 maggio in qualsiasi luogo al chiuso, adesso medici e sottosegretari predicano gradualità. L’impressione è che presto anche la mascherina al chiuso sarà un lontano ricordo, ma magari non definitivamente a partire dall’1 maggio. Potrebbe essere infatti trattata la strada della prudenza, con il mese di maggio a fungere da “traghettatore” per una totale eliminazione da giugno in poi.

E quando si parla di fase di transizione si fa riferimento a un utilizzo della mascherina non per tutti i luoghi al chiuso, ma solo per alcuni. E’ il parere del sottosegretario Sileri: “osserviamo i numeri, prenderemo una decisione la prossima settimana – ha detto a Rtl 102.5 – Credo sia tempo di eliminare la mascherina al chiuso in alcune circostanze con un periodo di transizione. In alcune occasioni, come per i viaggi in treno o in aereo, le mascherine dovremo ancora tenerle, come anche nei luoghi in cui c’è maggior rischio per le persone, ad esempio ospedali e Rsa. Non abbandoniamo la mascherina, la spostiamo dalla faccia alla tasca, consapevoli che dove c’è assembramento e maggior rischio dobbiamo rimetterla. Sono convinto al 100% che a giugno e luglio saremo senza mascherine – ha aggiunto – Forse sarà utile tenerle ancora in alcune circostanze nelle prime due settimane di maggio, penso agli uffici e dovunque ci sia un contatto più stretto”. Sulle mascherine a scuola “sono sempre stato un po’ più flessibile. Vedo più preoccupanti le situazioni con soggetti adulti piuttosto che con bambini, sempre comunque spingendo per la loro vaccinazione”.

Dello stesso avviso anche il sottosegretario Costa: “l’obiettivo non è contagi zero, ma arrivare alla convivenza col virus – le sue parole a SkyTg24 – Mi auguro che sulle mascherine al chiuso si vada verso una raccomandazione e non più un obbligo. Vedo che i cittadini oggi sono responsabili. L’indicazione è di mantenerle dove c’è concentrazione come nei mezzi pubblici, nei supermercati, nei cinema. E’ ora di dare fiducia agli italiani”. Anche Costa, così come Sileri, conferma che “si arriverà a una sintesi la prossima settimana”.

Anche il virologo Pregliasco, di norma abbastanza prudente, si lascia andare al concetto di convivenza e di restrizioni da eliminare, ma sempre con gradualità: “mantenere ancora l’obbligo di mascherina al chiuso, dopo il primo maggio, in contesti a rischio come mezzi di trasporto, cinema e uffici – ha detto all’Adnkronos Salute – Siamo in una situazione epidemiologica di plateau, ma di presenza ancora diffusa del virus, quindi si dovrà prevedere una riduzione graduale di questa misura, che ha avuto la sua efficacia”.

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