Vaccini, Corbelli: “serve campagna di informazione su rischi cardiaci per i giovani”

StrettoWeb

Corbelli (Diritti Civili) si pone delle domande: “l’Aifa sapeva e ha scritto, un anno fa, in una nota ufficiale, dei possibili gravi rischi di miocardite e pericardite, legati alla vaccinazione, ma la stessa Agenzia per il Farmaco e il Governo non hanno poi fatto nulla”

“Subito campagna-spot per informare sui possibili rischi cardiaci post vaccinazione e indicare interventi immediati da fare per prevenire altre tragedie di morti improvvise (soprattutto di giovani sani e vaccinati), che purtroppo continua in modo impressionante, con numeri spaventosi”. Lo afferma in una nota Franco Corbelli, leader del movimento Diritti Civili. “Tra le tante vittime, tre giorni fa in provincia di Napoli, anche un ragazzino 16enne, promessa del calcio e tanti giovani, poco più che ventenni. L’Aifa sapeva e ha scritto, un anno fa, in una nota ufficiale, dei possibili gravi rischi di miocardite e pericardite, legati alla vaccinazione (soprattutto dei giovani maschi, dopo, in particolare, la seconda dose del siero) ma la stessa Agenzia per il Farmaco e il Governo non hanno poi fatto nulla”, prosegue ancora l’attivista.

Corbelli chiede che “senza perdere più tempo, in modo preventivo, per scongiurare altri drammi, si sospenda la vaccinazione (almeno inizialmente per gli under 40; la fascia più a rischio a seguito dell’inoculazione, come riconosce la stessa Aifa!) e si proceda immediatamente con una campagna-spot informativa (così come si è fatto per la martellante campagna vaccinale), per indicare cosa fare subito in caso di sintomi di natura cardiaca, per cercare di prevenire altre morti improvvise”. “C’è oggi da chiedersi – continua – : sono state poste in essere le raccomandazioni contenute nella nota dell’Aifa? Sono stati istruiti gli operatori sanitari e questi hanno a loro volta istruito i soggetti vaccinati su rischi, sintomi e procedure da seguire? La realtà è che di questa nota non si è mai parlato. E’ rimasta lì, sepolta nel sito dell’Aifa, dov’è tuttora”.

“La realtà è che di questa nota non si è mai parlato – si legge ancora nel comunicato di Franco Corbelli – . E’ rimasta lì, sepolta nel sito dell’Aifa, dov’è tuttora. Solo La Verità, Diritti Civili e pochissimi altri, come la testata Stretto Web, in questo ultimo anno, hanno continuato a denunciare sui possibili effetti avversi di questo vaccino sperimentale, senza mai però  demonizzarlo ma battendosi solo per la libertà di scelta e contro ogni forma di imposizione e discriminazione. E’ certamente sconcertante e gravissimo quello che è successo e continua, purtroppo, ad accadere, le mancate, importanti informazioni  nonostante le centinaia di morti improvvise, soprattutto di giovani sani e vaccinati! L’Aifa e il Governo, pur assolutamente consapevoli del pericolo, continuano infatti a non informare con una massiccia campagna informativa, sui rischi cardiaci, post vaccino, e sugli interventi da fare subito, considerando, come ha spiegato, nei giorni scorsi, su La Verità, il noto cardiologo Alessandro Capucci, dell’Università Politecnica delle Marche, il fatto che le gravi conseguenze cardiache, anche letali, possono verificarsi oltre che subito o poco dopo la vaccinazione anche a distanza di mesi se non addirittura di anni. Per questo bisogna informare e non perdere più tempo, visto che ogni giorno purtroppo continuano a registrarsi decessi fulminei e inspiegabili”.

“Resta comunque senza risposta la domanda inquietante. Ovvero: com’è possibile che un anno fa l’Aifa ha redatto una nota (ignorata, come al solito, dai talk show e da tutta la grande stampa radiotelevisiva e scritta) e non ha poi fatto nulla per dare la massima visibilità e attuazione a queste importanti comunicazioni preventive? Si temeva che queste informazioni avrebbero influenzato negativamente la vaccinazione di massa? Si rendono conto di quello che sta succedendo, cosa, quali conseguenze tragiche, comporta, il possibile, grave rischio cardiaco, se non si interviene in tempo? Ci si rende conto di cosa ancora può provocare se non si interviene subito con una efficace iniziativa informativa e adeguata azione preventiva , che deve partire da una massiccia campagna-spot , come si è fatto per promuovere, per mesi e in modo martellante, la vaccinazione”, conclude Corbelli.

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