Russia, inaugurato il primo ponte stradale con la Cina: “favorirà forniture di gas e petrolio”

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L’apertura è stata rimandata di due anni a causa del Covid-19, per il momento sarà attraversabile per il traffico merci

Il primo ponte stradale tra Russia e Cina è stato inaugurato oggi e unisce le città Blagoveshchensk e Heihe, divise dal fiume Amur. E’ quanto segnala l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Diversi alti esponenti di Mosca e Pechino hanno partecipato da remoto all’inaugurazione. La sua apertura è stata rimandata di due anni a causa del coronavirus, finora i trasporti commerciali tra le due città erano garantiti da ponti mobili o barche, ma adesso l’infrastruttura è finalmente attraversabile per il traffico merci. Secondo gli esperti di geopolitica ed economia, i nuovi canali aperti dalla Russia verso i paesi dell’estremo Oriente rappresentano, in prospettiva, un’alternativa per le forniture energetiche di gas e petrolio dopo le sanzioni dell’Occidente.

Il ponte è lungo un chilometro ed è costato – secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Interfax – 18,8 miliardi di rubli (318 milioni di dollari), almeno per quanto riguarda la sezione russa. A regime dovrebbe garantire il passaggio di un milione di tonnellate di merci all’anno. Per ora il traffico passeggeri non è ammesso, a causa delle restrizioni di movimento dovute al Covid-19. Ad aprile è stata completata anche la costruzione del primo ponte ferroviario tra i due paesi, che dovrebbe aprire ad agosto. Entrambe le strutture sono parte dell’ambiziosa Iniziativa Belt and Road per una Nuova Via della Seta, che punta a creare uno spazio logistico e tecnologico euroasiatico incentrato sulla Cina. Un progetto, questo, che ha anche forti connotati geopolitici.

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