Il risultato del referendum sulla giustizia nel Comune di Reggio Calabria: hanno votato poco più di 18 mila elettori pari al 13,5% degli aventi diritto, molto meno della media nazionale. Nettissima la maggioranza per i Sì, superiore alla media nazionale
Si è fermata al 13,50% l’affluenza alle urne per il Referendum sulla Giustizia nel Comune di Reggio Calabria: un dato bassissimo, tra i più bassi a livello nazionale e molto inferiore rispetto alla media nazionale (21%), nel Comune con la più alta incidenza di errori giudiziari e in cui persino il Sindaco attuale, Giuseppe Falcomatà, si trova al momento sospeso per effetto della legge Severino, che aveva già visto sospesa dal consiglio comunale Angela Marcianò, e che nel 2012 ha subito l’onta dello scioglimento di Palazzo San Giorgio allora guidato da Demetrio Arena.
Il dato reggino è in controtendenza con quello di tutti gli altri comuni della provincia colpiti da analoghi episodi giudiziari: a Platì ha votato il 27% degli elettori, a Roccaforte del Greco il 30%, a Sant’Eufemia d’Aspromonte addirittura il 32,3% dopo che la maxi inchiesta “Eyphemos” che aveva colpito persino il sindaco Domenico Creazzo si è rivelata in buona parte un grande teorema zeppo di errori. Clamoroso il dato delle preferenze proprio a Sant’Eufemia, dove il “Sì” ha superato il 93–94% per tutti i quesiti. Il dato più alto in assoluto è quello di Sinopoli (35,39%).
Tornando a Reggio città, a fronte di un numero bassissimo di votanti (appena 18.427, pari appunto al 13,5%), hanno stravinto i “Sì” per tutti i quesiti con una maggioranza schiacciante persino oltre rispetto alla media nazionale. Nel dettaglio:
- Legge Severino: 57,9% Sì – 42,09% No
- Misure cautelari: 64,15% Sì – 35,85% No
- Separazione delle carriere: 80,50% Sì – 19,50% No
- Voto laici consigli giudiziari: 78,90% Sì – 21,10% No
- Elezioni CSM: 79,95% Sì – 20,05% No