Scontro M5S-Di Maio, Mulè: “è una mozione di sfiducia dal suo stesso partito”

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Giorgio Mulè interviene nella querelle fra il Movimento 5 Stelle e Luigi Di Maio: uno scontro che ha il sapore di una vera e propria mozione di sfiducia

Di Maio attacca il Movimento 5 Stelle sulla volontà di fermare l’invio di armi in Ucraina, il partito risponde etichettando come “parole di discredito” quelle attraverso le quali il ministro degli Esteri ha parlato di “disallineamento dalle posizioni UE“. Problemi di politica estera in seno al Movimento 5 Stelle con tanto di spaccatura che rischia di risultare insanabile fra le parti. Da un lato Luigi Di Maio, quasi un corpo estraneo rispetto al partito, pronto a difendere la linea del governo (e quella UE) sulla questione Ucraina, dall’altra un malumore che serpeggia in una certa frangia del Movimento.

A commentare la querelle ci ha pensato Giorgio Mulè sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, che intervenuto ai microfoni di “Tagadà” su La7 ha dichiarato: “i toni e le argomentazioni del comunicato stampa dei 5 Stelle relativo al ministro Di Maio e le esternazioni che lo hanno preceduto da parte dei vertici del Movimento, tra cui il presidente della Camera, fanno somigliare il comunicato a una sorta di mozione individuale di sfiducia con il paradosso che a farla è lo stesso Movimento 5 Stelle. È necessario che i grillini facciamo al più presto chiarezza al loro interno senza minare la credibilità del governo e dell’Italia perché la posta in gioco è proprio la credibilità internazionale dell’Italia che non può essere sacrificata sull’altare di una bega interna di un partito“.

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