Pos obbligatorio, ma a Reggio Calabria molti non si adeguano: “troppe tasse”

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I commercianti di Reggio Calabria si oppongono al Pos obbligatorio: il servizio di “Zona Bianca” dà voce agli ambulanti, proprietari di edicole e piccole attività

Ieri, 30 giugno, è stato il giorno in cui sono entrate in vigore le sanzioni per tutti quei commercianti e professionisti che non si sono ancora adeguati all’inserimento del Pos obbligatorio, o che negano ai clienti i pagamenti cashless, con carte di credito e bancomat. Le telecamere di “Zona Bianca”, programma in onda su Rete 4, però hanno raccolto i malumori di alcuni ambulanti del mercato a Reggio Calabria. Nessuno, nella prima giornata dall’entrata in vigore dell’obbligo, ha permesso di pagare con il pos all’inviata del programma.

Molti commercianti hanno spiegato le proprie ragioni: “nessuno qui lo ha – ha spiegato un uomo – per noi ci sono troppe tasse. Controlli? Ma quali controlli, qui non viene mai nessuno”. “Ogni transazione ci costa 2 euro”, gli fa eco un collega. Insomma, gli ambulanti sembrano intenzionati a voler proseguire esclusivamente con i contanti: “lo Stato deve venirci incontro – dice un’altra commerciante – in queste condizioni e con queste tasse, non possiamo piegarci”. Non solo al mercato, la situazione non cambia nelle piccole edicole: “si paga solo in contanti, qui non conviene il Pos. Oppure lo Stato ci metta nelle condizioni di non pagare le tasse”. Insomma, l’entrata in vigore delle sanzioni, inizialmente previste per l’inizio del prossimo anno, è stata anticipata, ma come dimostrano le immagini molti ambulanti non sono per nulla d’accordo.

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