Governo, OK a Decreto Aiuti senza M5S. Draghi lascia il Quirinale

StrettoWeb

Governo: Draghi ha avuto una conversazione di quasi un’ora con Mattarella al Quirinale

Il decreto Aiuti e’ trasformato in legge dal Senato, ma la fiducia al governo passa senza il voto dei Cinque Stelle. Tutti i senatore del Movimento hanno disertato l’Aula durante lo scrutinio. Alla fine, i si’ sono stati 172, 11 piu’ della maggioranza assoluta. Ma lo strappo con l’esecutivo si e’ consumato e, un minuto dopo, il presidente del Consiglio Draghi e’ salito al Quirinale per dimettersi.

I prossimi passaggi della crisi sono ora nelle mani del presidente della Repubblica Mattarella. Si apre una crisi d’estate di cui e’ difficile prevedere la conclusione. Molto negativa, intanto, la reazione dei mercati e dell’Europa. Piazza Affari, la peggiore d’Europa, cede il 3,7% mentre il premier sale al Colle. Lo spread con il Bund sale a 215 punti, il rendimento del Btp decennale al 3,35%. L’Europa guarda alla situazione con preoccupazione e stupore. Il capogruppo del Ppe Weber attacca i Cinque Stelle: ‘Di fronte alla recessione economica e alle continue sfide della guerra russa in Ucraina, l’Europa ha bisogno di un governo stabile a Roma. Disertando il governo Draghi, gli estremisti 5 Stelle non solo peggiorano le prospettive economiche dell’Italia ma anche dell’Europa. Un atteggiamento irresponsabile e incomprensibile’.

Richiami alla responsabilita’ che il M5s rinvia al mittente. ‘Oggi difendiamo la nostra dignita’ – ha detto in dichiarazione di voto la capogruppo Castellone – Dire che si indebolisce l’azione del governo quando si sta cercando di indicare con chiarezza la linea politica, e’ falso. Bisogna rispondere al malessere sociale che sta montando. Gli irresponsabili non siamo noi, irresponsabile e’ chi non da’ risposte al Paese’. Di fronte allo strappo dei Cinque Stelle, il centrodestra cerca di ricompattarsi per puntare alle elezioni il piu’ presto possibile. In questo senso l’azione della Lega e la spinta di Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia garantisce: ‘Noi non abbiamo paura delle elezioni’.

Il centrosinistra tenta invece le ultime carte per rendere possibile un governo Draghi bis, che avrebbe la maggioranza anche al Senato come dimostra il voto sul decreto Aiuti e potrebbe forse contare sull’adesione di un nuovo fronte di responsabili per allontanare la data delle elezioni. Lo hanno fatto la capogruppo del Pd al Senato Malpezzi e il leader di Italia Viva Renzi, che ha chiesto al presidente del Consiglio di andare avanti. Tanto piu’ che il governo sta affrontando l’emergenza dovuta agli effetti della guerra in Ucraina. Sono pronti 10 miliardi per il decreto Aiuti di luglio, che dovrebbe prevedere misure per azzerare l’Iva sul carrello della spesa, avviare il taglio del cuneo fiscale, sostenere famiglie e imprese contro il caro bollette.

In attesa della manovra che dovra’ prevedere la Legge di Bilancio 2023. Il rischio invece e’ che restino ferme in Parlamento le riforme previste dal Pnrr. Bloccate anche la proposte di legge sui diritti avanzate dal centrosinistra, dallo ius scholae alla legalizzazione della cannabis per uso domestico.

Governo, annullato il CDM previsto per questo pomeriggio

Il Consiglio dei ministri, previsto per le 15.30, è al momento in stand by. I ministri erano stati preallertati ieri sera sulla riunione di oggi pomeriggio ma la convocazione non è poi stata diramata dati i nuovi sviluppi. Il presidente del Consiglio, infatti, è al momento a colloquio con Sergio Mattarella al Quirinale. La riunione del Cdm potrebbe essere convocata più tardi, dopo il faccia a faccia.

Governo, Baldassarre: “se il M5S si sfila e la Lega chiede il voto è difficile ci sia un nuovo esecutivo”

Lo scenario delle elezioni dipende ovviamente dalle forze politiche – sottolinea Baldassarre -, certo, se la Lega mantiene la sua posizione a favore del voto e se il M5S in un numero relativamente consistente si sfila, a questo punto è difficile prevedere un altro governo, anche perché nell’attuale parlamento, per quanto possa sembrare strano, Cinquestelle e Lega sono i due partiti che hanno il maggior numero di rappresentanti“. Così all’AdnKronos il presidente emerito della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre commenta i possibili scenari dopo la decisione del M5S di non votare il ‘dl aiuti’.

Draghi potrebbe presentarsi alle Camere e verificare chi è a favore dell’attuale governo – osserva Baldassarre -, se ovviamente c’è un significativo numero dei Cinquestelle che non vota o che non esprime il consenso a questo governo, è chiaro che Draghi deve andare al Quirinale. Può avere un secondo incarico con una nuova maggioranza, ma bisogna vedere se lui accetta o no di formare il governo, e questa è una questione politica”. “E’ certamente possibile anche andare verso un governo ‘balneare’ – conclude Baldassare -, anche se sinceramente non è auspicabile. Ma se si decide di andare alle elezioni, un governo comunque ci deve essere: o è lo stesso governo Draghi oppure è un governo balneare presieduto da una personalità per lo più imparziale e indipendente che traghetta l’estate e poi si va a votare in autunno“.

Governo, Renzi: “serve cesura. Fossi Draghi farei bis”

Io fossi in Draghi farei una cesura seria e farei un Draghi bis, alle sue condizioni, come vuole lui: con gli stessi ministri, con un rimpasto, politico, tecnico, a sorteggio, decida lui. E farei un forte discorso al Paese. ‘Porto a termine il Pnrr, faccio la legge di bilancio e questa e’ la nostra collocazione europea, chi ci sta?'”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, conversando coi giornalisti in Senato.

Governo, Occhiuto: “da governatore mi auguro Draghi vada avanti, ma c.destra pronto ad ogni scenario”

“Catapultare il Paese in una crisi di governo dagli esiti quanto mai incerti, solo per un presunto tornaconto elettorale, è un atteggiamento sconsiderato e miope. Il Movimento 5 Stelle si sta assumendo una grave responsabilità di fronte agli italiani. Il presidente Draghi stava lavorando bene, guidando una maggioranza ampia ma complessa, nata per tirar fuori l’Italia dalle emergenze”.

“E di emergenze il Paese ne deve superare ancora molte. Dagli effetti negativi della guerra in Ucraina all’inflazione galoppante, dai numeri nuovamente crescenti della pandemia all’attuazione del Pnrr, solo per citarne alcune. Mi auguro, da governatore di una Regione del Sud che sta provando a ripartire, anche grazie alla positiva collaborazione con l’esecutivo nazionale, che il presidente del Consiglio possa andare avanti. Saranno Draghi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad indicare le tappe della crisi. Forza Italia, come affermato dal presidente Berusconi, è disponibile a confermare il suo sostegno al premier, ma il centrodestra è pronto anche alle urne anticipate nel caso in cui la situazione dovesse precipitare. In tal caso i cittadini avranno ben chiaro a chi ascrivere mesi di instabilità e di incertezza”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Governo, Draghi lascia il Quirinale

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è rientrato a Palazzo Chigi, dopo essersi recato al Quirinale a colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’incontro è durato circa un’ora. Il premier si è recato al Quirinale subito dopo il voto di fiducia in Senato sul dl Aiuti, al quale non ha partecipato il M5s.

Condividi