Governo: Mattarella respinge le dimissioni di Draghi

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Crisi di governo, Mattarella respinge le dimissioni di Draghi. Il premier in Cdm: “la maggioranza non c’è più”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, il quale ha rassegnato le dimissioni del governo da lui presieduto. Il capo dello Stato non ha accolto le dimissioni e ha invitato il premier a presentarsi al Parlamento per rendere comunicazioni, affinchè si effettui, nella sede propria, una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica. Così si legge in una nota del Quirinale.

Nel pomeriggio il premier aveva detto: “voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo”.

Le reazioni

Divampano le polemiche dopo le annunciate dimissioni del premier Draghi. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è categorica: “non accettiamo scherzi. Questa legislatura per Fratelli d’Italia è finita”. “Siamo stati leali, costruttivi e generosi per un anno e mezzo, ma da settimane il presidente Draghi e l’Italia erano vittime dei troppi No del Movimento 5 Stelle e delle forzature ideologiche del Partito Democratico. La Lega, unita e compatta anche dopo le numerose riunioni di oggi, condivide la preoccupazione per le sorti del Paese: è impensabile che l’Italia debba subire settimane di paralisi in un momento drammatico come questo, nessuno deve aver paura di restituire la parola agli italiani”, riporta una nota la Lega“Ora solo al lavoro perché mercoledì alle Camere si ricrei la maggioranza e il Governo Draghi possa ripartire. Il Paese piomba in una crisi gravissima che non può permettersi”. Così fonti del Partito Democratico.

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