Dottoressa non vaccinata reintegrata al lavoro: l’azienda dovrà pagare gli stipendi maturati

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Il giudice Eleonora Carsana del Tribunale di Tempio Pausania (Sassari) ha accolto il ricorso di una dottoressa sospesa dal servizio dell’ospedale cittadino lo scorso 26 aprile, perché non aveva rispettato l’obbligo vaccinale contro il Covid-19 imposto dal Governo italiano per gli operatori sanitari

Una dottoressa sarda aveva deciso di non rispettare l’obbligo vaccinale contro il Covid-19, per questo era stata sospesa, ma dopo una sentenza di questi giorni è stata reintegrata a lavoro. È quanto stabilito dal giudice Eleonora Carsana del Tribunale di Tempio Pausania (Sassari), che ha accolto il ricorso della dottoressa M. L. B., sospesa dal servizio dell’ospedale cittadino lo scorso 26 aprile. La decisione sulla professionista era stata presa dall’Asl n. 2 Gallura e dal consiglio direttivo dell’ordine dei medici chirurghi. Il magistrato, secondo quanto riportano i quotidiani del luogo, ha ordinato all’azienda socio sanitaria di riammettere in servizio la professionista, disponendo anche il pagamento degli stipendi maturati dal giorno della sospensione fino a quello di effettivo reintegro.

Nel suo ricorso, la dottoressa aveva denunciato “l’illegittimità costituzionale dell’obbligo di vaccinazione sollevata da alcuni precedenti giuridici e chiesto il diritto all’assegno alimentare che le era stato tolto”. Inoltre, il medico ha dichiarato di avere maturato 70 giorni di ferie arretrate e 200 ore di permessi, oltre ad aver contratto il virus quest’anno, da cui si è nel frattempo negativizzata. Sono sempre più i casi giudiziari che vanno a favore dei dipendenti sospesi. Questo di Tempio Pausania segue, infatti, segue la sentenza del giudice Susanna Zanda che in Toscana ha dato il via al reintegro al lavoro di una psicologa pistoiese. La vicenda aveva fatto discutere perché il ministro Speranza aveva definito la sentenza “vergognosa”, ma adesso i precedenti iniziano a diventare numerosi.

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