Bambina morta a Milano, era già successo. La confessione della madre: “rivolevo la mia libertà”

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Rivoleva la propria libertà Alessia Pifferi, la madre della piccola Diana, morta di stenti nella sua casa a Milano. La piccola era stata abbandonata altre volte

Rivoleva la “sua libertà” e voleva liberarsi della figlia “considerata un peso“. Sono le confessioni fatte da Alesia Pifferi, madre della piccola Diana, la bimba morta di stenti a Ponte Lambro, periferia di Milano, poichè abbandonata per 6 giorni dalla madre. La piccola è stata trovata senza vita nel suo lettino di fianco a un biberon e un contenitore di benzodiazepine. La donna ne ha parlato davanti al giudice per le indagini preliminari e al suo legale Raffaella Brambilla nell’interrogatorio tenutosi nei giorni scorsi presso il carcere di San Vittore a Milano. È quanto si legge su “Fanpage.it”.

E non sarebbe la prima volta, potrebbe trattarsi addirittura di un’abitudine. Secondo quanto riporta “La Repubblica”, la piccola Diana sarebbe rimasta a casa da sola anche in altre circostanze. Prima per alcune ore, poi per giorni interi. “Almeno nel fine settimana di fine giugno e nei tre di luglio“, confessa la stessa madre sotto interrogatorio. Una verità che non veniva confessata a nessuno. Al compagno diceva che la piccola fosse al mare con la sorella, oppure con la baby sitter, “così io respiro“. La nonna era sicura che la piccola Diana fosse con la madre, alle amiche teneva nascosto che andasse a Bergamo dal compagno. Secondo quanto ha dichiarato il gip Filice, facendo in questo modo la Pifferi abbatteva qualsiasi possibilità che qualcuno potesse sospettare cosa stesse accadendo.

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