Vaccini, i medici sbagliano somministrazione: richiamati 33 bambini

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Al momento nessuno dei bambini ha registrato complicanze o problemi di salute

Imprevisto in un ospedale di Modena. 33 bambini dovranno presentarsi in ospedale per verificare il livello di anticorpi contro il Covid-19 a causa dell’errata somministrazione del vaccino Pfizer avvenuta tra maggio e giugno. Secondo quanto riporta la Gazzetta di Modena, le famiglie hanno ricevuto la segnalazione dell’Ausl del distretto sanitario provinciale di Pavullo. Il problema nasce a causa dei tempi di conservazione del farmaco che non sarebbero stati rispettati: il siero ha scadenza di nove mesi e deve essere conservato a bassissime temperature e scongelato prima della somministrazione per essere poi tenuto a una temperatura di pochi gradi sopra lo zero. Il farmaco può essere somministrato fino a otto settimane dopo lo scongelamento ma, come sottolinea la casa farmaceutica, solo se è sempre stato conservato alla temperatura corretta.

“La somministrazione a minori è stata effettuata con una tempistica successiva a quella raccomandata dalla ditta produttrice come ottimale in termini di efficacia, vale a dire 70+2 giorni dopo lo scongelamento”, riporta la Ausl provinciale in una nota. “Dall’inizio della campagna vaccinale – sottolineano i dirigenti medici – i dati di stabilità e validità del vaccino sono in continua evoluzione e, a più riprese, sono stati prolungati e modificati dalla ditta produttrice sulla base delle evidenze scientifiche progressivamente acquisite”.

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