De Luca presenta “Sud Chiama Nord” alla Camera dei Deputati: “maggiori investimenti al Sud e più potere ai sindaci”

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Questa mattina, presso la Camera dei Deputati, è stato presentato il nuovo programma politico nazionale di “Sud Chiama Nord” per “Cateno De Luca sindaco d’Italia”: “noi siamo il nuovo garantito, perché non abbiamo la responsabilità di dover vincere, ma abbiamo dimostrare di saper amministrare”

Va avanti in maniera concreta l’idea dell’ex sindaco Cateno De Luca con il suo movimento “Sud Chiama Nord”. Questa mattina, infatti, è avvenuta presso la Camera dei Deputati la conferenza stampa di presentazione del nuovo programma politico nazionale che sarà un impegno a livello nazionale, in vista del voto il 25 settembre: presenti al tavolo istituzionale anche il sindaco del comune di Graniti e deputato Carmelo Lo Monte, l’avvocato Carlo Taormina, il professore Raffaello Lupi e il portavoce del movimento Ismaele La Vardera. “Siamo protagonisti di una nuova stagione di rinnovamento e libertà per la nostra terra – esordisce Cateno De Luca – . Non voglio definirlo “partito” ma è la reazione del territorio che inizia da piccoli Comuni, come Fiumedinisi o Santa Teresa di Riva, e prossimamente si estenderà in tutta la Sicilia. La strategia? Puntare sulla buona amministrazione, sono questi i valori che portiamo avanti”. “Sud chiama Nord – De Luca sindaco d’Italia” sarà quindi presente con proprie liste sia alla Camera che al Senato.

“Nonostante le difficoltà rappresentate dalla raccolta delle firme, non abbiamo alcuna intenzione di consegnarci a qualcuno – prosegue De Luca – . Sono arrivate tante proposte, ma non ci fermiamo e andiamo avanti. La nostra strategia ci porta ad evitare la guerra dei cretini, sulla scorta del Recovery Fund e di un’Europa che si è aperta per fare un debito in investimenti e sul piano infrastrutturale. Se l’Italia ha ottenuto oltre 220 miliardi di euro è perché c’è un Meridione sgarrupato con quattro Regioni così povere che vengono paragonate agli Stati dell’Est. Al Sud doveva essere destinato il 40% del totale, invece arriveranno soltanto 40 miliardi, di cui 25 miliardi erano già risorse già stanziate, non sappiamo quindi dove sono andate le risorse che spettavano davvero. Serve un nuovo patto Sud-Nord, perché per ogni azienda che va all’estero è una grave perdita del territorio, oltre che un aumento della pressione fiscale. Intanto i sindaci sono abbandonati, si prendono le sputazzate della gente, ma lo Stato quando risponde delle sue strategie finanziarie fallimentari? Ad oggi al Sud è mancata una chiara presa di posizione. Siciliani, campani, calabresi e pugliesi devono dire: ‘da qui non si passa più’ e qui si arriva ad un percorso liberale. Noi vogliamo arrivare un’Italia equa perché oggi chi parte dalla Sicilia non parte dallo stesso punto di altri cittadini italiani. Ogni imprenditore, ogni studente meridionale deve avere gli stessi diritti degli altri italiani”.

“Cateno De Luca sindaco d’Italia”, questo appellativo ha un significato ed è il leader del movimento a spiegarlo: “non si tratta di megalomania, ma è un messaggio ben chiaro, cioè voglio creare le condizioni per avvicinare le istituzioni al territorio. Noi vogliamo una politica e un’amministrazione con effetto sul territorio. Il baluardo della democrazia del territorio, ovvero i sindaci, non devono pagare le assenze dello Stato. Il potere dei sindaci va rafforzato, perché sono loro che ogni giorno agiscono o rischiano la vita. E’ importante anche la qualità dei parlamentari, perché c’è gente che non ha nemmeno mai amministrato un condominio. Qualcuno mi paragona ai grillini? Non ho nulla a che vedere con quella logica e con i loro principi, cioè dell’uno che vale uno, di soggetti senza il minimo di esperienza vogliono entrare nei palazzi di potere, invece hanno dimostrato che una volta entrati non vogliono più lasciarli”.

Nel suo intervento di saluti l’on. Carmelo Lo Monte evidenziando la difficile situazione politica legata al voto anticipato ha lanciato un appello al presidente Mattarella chiedendo un intervento rispetto alla raccolta firme: “è in discussione la democrazia partecipata. Dare la possibilità ai cittadini di raccogliere le firme ed organizzarsi è un diritto costituzionalmente garantito. Bisogna intervenire per ridurre il numero delle firme che è necessario presentare”“L’ennesimo partito, ce n’era bisogno? Noi siamo tutt’altro perché, attraverso Cateno De Luca, vogliamo aiutare i sindaci a portare avanti il sistema Italia – afferma La Vardera. Noi saremo presenti in tutte le Regioni d’Italia al fianco degli amministratori e dei sindaci, era questa l’esigenza che volevamo manifestare. Il Mezzogiorno d’Italia è fuori dall’agenda politica di tutti i partiti dell’arco Costituzionale. Vogliamo dare voce ai Comuni, lasciati soli e abbandonati, abbiamo programmi chiari, idee e proposte”.

“Qualcuno ha detto che voleva aprire le istituzioni come una scatoletta di tonno, gli ha portato poca fortuna. Io penso, invece, che con il programma di questo movimento abbiamo davvero la possibilità di rivoltare l’Italia come un calzino – sottolinea l’avvocato Taormina. Dopo anni rientro nei palazzi della politica, non avrei mai voluto farlo, ma quando ho capito cosa stava accadendo ho deciso di scegliere in campo. Questo movimento parte dalla realtà perché di De Luca conosco i principi, la moralità, la correttezza e questo messaggio è qualcosa di fondamentale. De Luca si è trovato in mezzo a mafia, ‘ndrangheta, camorra, massoneria, anche Messina era una città così ed oggi ne è uscita fuori una Città Metropolitana di grande respiro. Ma c’è di più: è stata introdotta una nuova mentalità, la classe dirigente ora continua a muoversi sulle orme della sua amministrazione. Vogliamo un Sud che di livello nelle infrastrutture, nell’imprenditoria, un’Italia che viaggi ad una sola velocità”.

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