Vanity Fair sponsorizza la Calabria: “è bellissima, ma lo sanno solo i calabresi”

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L’articolo dedicato dal noto periodo: “Calabria: cosa vedere in 11 tappe”. E’ una grandissima promozione per un territorio ancora misterioso e sconosciuto a molti

“La Calabria è bellissima ma per ora lo sanno soprattutto i Calabresi”. Inizia così l’articolo dedicato da Vanity Fair, il noto periodico che si occupa anche di viaggi e cultura, oltre che di gossip e moda. “Cosa vedere in 11 tappe (belle e selvagge)”, è il titolo che già indirizza verso il senso che l’autore vuole dare al testo scritto nei confronti di una terra ancora misteriosa per molti: “per partire verso la Calabria ho cercato informazioni online e offline, articoli, guide, consigli. E ho trovato davvero poco oltre le solite cose. Vai a Tropea, mangia la ‘nduja, Isola di Caporizzuto e Capo Vaticano. Qualche spiaggia e poco altro: non c’è letteratura e questo è solo un indice del fatto che la Calabria è l’ultima regione italiana ad dover essere ancora scoperta dal turismo di massa. Per fortuna, perché si può ancora evitare di distruggerla, evitando gli errori altrui”.

Il giornalista spiega inoltre che la Calabria “per ragioni storiche ed economiche è rimasta tagliata fuori dalle esperienze da Instagram, dalla riscoperta degli stilisti, dai vip, dagli hotel di lusso e dalle catene internazionali”, ma rimane frequentata molto da campani e pugliesi che scelgono di scappare dalle loro coste affollate ed è meta per camperisti e campeggiatori, di famiglie che si chiudono nei villaggi. “E’ la destinazione perfetta – si legge ancora – per chi non vuole sentirsi un turista. Qui si può andare dal mare alla montagna nello stesso pomeriggio e cambiare anche di mare nel giro di un’ora, ma soprattutto ci si può immergere nella realtà locale, con le sue contraddizioni e il fatto di non essere una meta organizzata. La Calabria è bellissima, all’estero lo hanno già capito infatti è stata iscritta dal Time nella List of the world’s 50 greatest places of 2022”.

Per andare però oltre i soliti luoghi comuni, Vanity Fair ha poi selezionato 11 cose imperdibili da fare (più una), che non hanno a che vedere con la ‘nduja, le cipolle di Tropea o i Bergamotti: aspettare il tramonto all’Arcomagno di San Nicola Arcella, andare in spiaggia a Palmi (Marinella o Tonnara), dormire in una tenuta agricola nobiliare, passare la domenica in Aspromonte, passeggiare sul Lungomare di Reggio Calabria, abitare il borgo abbandonato di Pentidattilo, fare “coast to coast” in auto, visitare i Giganti e le fattorie aperte della Sila, ammirare l’arte pubblica a Catanzaro, scoprire l’archeologia a Crotone, scoprire i vini calabresi e dormire in un cinque stelle lusso a Isola di Capo Rizzuto. Tutte esperienze da non perdere tra mare, montagna, paesaggi incantevoli, borghi meravigliosi e tanto buono cibo.

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