I docenti non vaccinati possono tornare in classe: il dietrofront del Miur

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La circolare del Ministero annulla quella del 1° aprile scorso che vietava agli insegnati non vaccinati contro il Covid di fare lezione e li relegava a compiere attività di supporto all’istituzione scolastica

L’odissea degli insegnanti che hanno scelto di non vaccinarsi contro il Covid è terminata. Lo ha stabilito una circolare del Miur che di fatto annulla quella del 1° aprile scorso, quando veniva imposto “al dirigente scolastico di utilizzare il docente inadempiente in attività di supporto all’istituzione scolastica”. E’ finito dunque il periodo in cui questi docenti venivano confinati alle aule delle biblioteche o, come successo in casi estremi, negli scantinati degli istituti. La circolare ora stabilisce che, dal prossimo 31 agosto, queste norme hanno “esauriranno la loro validità e, in assenza di ulteriore specifiche proroghe o rinnovi, non prolungano i loro effetti nel prossimo anno scolastico 2022/2023”. “Non sono rinvenibili – si legge ancora – i presupposti normativi per una rinnovata pianificazione da parte di questo Ministero destinata all’introduzione di misure di contrasto al COVID-19 e, pertanto, il citato Piano per la prosecuzione delle attività scolastiche, educative e formative nelle istituzioni del sistema nazionale di istruzione non verrà rinnovato per l’anno scolastico 2022/2023″.

Decaduta la norma che imponeva l’obbligo vaccinale, i docenti sospesi potranno quindi tornare in classe per fare lezione coi propri alunni. Passi indietro non dovrebbero essercene, ma la circolare del Miur non esclude questa possibilità: il Ministero della Salute, “di concerto” con le altre autorità sanitarie, “può adottare e aggiornare linee guida e protocolli volti a regolare lo svolgimento in sicurezza dei servizi e delle attività economiche, produttive e sociali”.

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