Russia, gruppo sconosciuto rivendica attentato a Daria Dugina: “Putin sarà deposto”

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Russia, l’attentato sarebbe stato rivendicato da un gruppo finora sconosciuto che si definisce Esercito nazionale repubblicano

L’attentato in cui e’ morta Darja Dugina, figlia dell’ideologo nazionalista Aleksandr Dugin, sarebbe stato rivendicato da un gruppo finora sconosciuto che si definisce Esercito nazionale repubblicano. Lo ha dichiarato Ilja Ponomarev, ex deputato alla Duma di Stato russa, dai microfoni della sua tv “Utro fevralja” (Mattino di febbraio). Ponomarev ha spiegato come “questo attentato apra una nuova pagina nella resistenza russa al ‘putinismo’. Nuova, ma non l’ultima”. L’ex parlamentare ha letto quello che ha spiegato essere il manifesto del gruppo dissidente, in cui il presidente russo, Vladimir Putin, viene definito “un usurpatore del potere e un criminale di guerra che ha emendato la Costituzione, scatenato una guerra fratricida tra i popoli slavi e mandato i militari russi a una morte certa e insensata”. Nel manifesto si chiarisce anche che Putin “sarà deposto”. Il documento letto dall’ex parlamentare parla anche di Dugina, definita come “un obiettivo legittimo” in quanto “fedele compagna del padre, che sosteneva il genocidio in Ucraina”. Ponomarev, inoltre, ha aggiunto che l’Nra sarebbe pronto a condurre ulteriori attacchi simili contro obiettivi di alto profilo legati al Cremlino, inclusi funzionari, oligarchi e membri delle agenzie di sicurezza. Formalmente membro della Duma fino al giugno 2016, Ponomarev era pero’ gia’ emigrato negli Stati Uniti due anni prima, nel giugno 2014. Due settimane dopo la scadenza del suo mandato parlamentare, nel giugno del 2016, ricevette un permesso di soggiorno in Ucraina. Nel 2019 l’allora presidente ucraino, Petro Poroshenko, gli ha concesso la cittadinanza ucraina.

Per ex deputato Duma dietro morte Dugina partigiani russi anti-Putin

Ci sarebbe l’Esercito repubblicano nazionale dietro alla morte della figlia di Alexander Dugin, Daria Dugina, avvenuta sabato sera nella regione di Mosca per l’esplosione di un ordigno piazzato sulla vettura su cui stava viaggiando. E’ quanto ha affermato Ilya Ponomarev, ex membro della Duma russa che è stato espulso per attività anti-Cremlino. Secondo Ponomarev i partigiani russi sarebbero i responsabili dell’autobomba. Parlando da Kiev, dove risiede, Ponomarev ha affermato che l’esplosione di sabato sera è stata opera dell’Esercito repubblicano nazionale, un gruppo clandestino che lavora all’interno della Russia e si dedica al rovesciamento del regime di Putin. Ponomarev ha affermato che il gruppo è pronto a condurre ulteriori attacchi simili contro obiettivi di alto profilo collegati al Cremlino, inclusi funzionari, oligarchi e membri delle agenzie di sicurezza russe. Ponomarev ha affermato che il gruppo lo aveva autorizzato a rilasciare la rivendicazione: “Dichiariamo il presidente Putin un usurpatore del potere e un criminale di guerra che ha emendato la Costituzione, scatenato una guerra fratricida tra i popoli slavi e mandato i soldati russi a una morte certa e insensata”, recita la dichiarazione del gruppo.

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