Afghanistan, assalto kamikaze all’ambasciata russa a Kabul: almeno 25 morti

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L’attentatore suicida avrebbe azionato la carica esplosiva quando un diplomatico russo è uscito per rendere nota una lista di persone a cui era stato concesso il visto

Grave attentato avvenuto questa mattina, alle 10.50 ora locale (le 08.20 ora italiana), all’ambasciata russa nella capitale afghana Kabul. Sono morti almeno due funzionari che vi lavoravano, secondo quanto riferito il Ministero degli Esteri di Mosca. L’esplosione di un kamikaze è avvenuta proprio all’ingresso degli uffici della diplomazia del Cremlino, con il ferimento di una guardia e di un altro dipendente dell’ambasciata. Il responsabile dell’attentato è rimasto ucciso nello scontro a fuoco con gli agenti di polizia, che erano riusciti a fermarlo proprio a pochi metri dall’entrata.

Rispetto a quanto riportato da Ria Novosti, l’esplosione potrebbe aver coinvolto molte più persone, 10 vittime, mentre Al Jazeera e Tass parlano di 25 morti e molti feriti, alcuni in modo molto grave. L’attentatore suicida ha azionato la carica esplosiva quando un diplomatico russo è uscito per rendere nota una lista di persone a cui era stato concesso il visto. Anche Khalid Zadran, portavoce del capo della polizia di Kabul, ha in un secondo momento spiegato che l’esplosione è stata provocata da un tentativo di attacco kamikaze da parte dell’attentatore suicida, che aveva provato a farsi esplodere tra la folla in coda, ma è stato neutralizzato poco prima dagli agenti.

Sino ad ora non c’è stata alcuna rivendicazione per l’attentato, mentre le autorità non hanno ancora stabilito se l’assalitore avesse agito autonomamente, se avesse dei complici o facesse parte di un gruppo. Non si può dire nemmeno se ci fosse una relazione o meno con il conflitto in corso in Ucraina. L’area adesso è stata isolata dalla polizia per favorire l’indagine in corso.

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