Lamezia T. (Cz): Candida Morvillo ha presentato il suo romanzo al liceo Campanella

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cantafio.martello.morvillo.cimminoIl Liceo Tommaso Campanella di Lamezia Terme, all’interno della rassegna “Il Maggio dei Libri”, a cura del Sistema Bibliotecario Lametino, ha ospitato la giornalista Candida Morvillo che ha presentato il suo romanzo “Le stelle non sono lontane”, ritratto pungente dell’Italia contemporanea. Ha coordinato l’evento la prof.ssa Michela Cimmino, “motore” della scuola, come definita dal Dirigente Giovanni Martello, che ha salutato tutti i presenti, ricordando il valore e l’importanza della lettura, soprattutto per i giovani.

Il Liceo Musicale, con gli alunni diretti dal prof. Apa, ha aperto l’incontro, coinvolgendo l’intero auditorium, con ritmi blues e jazz.

Alessia Cantafio, studentessa del Liceo Linguistico facente parte del gruppo di studenti che hanno frequentato il progetto Pon “Scuolinforma”, ha raccontato il romanzo di Candida Morvillo, cogliendone l’essenza: la ricerca della felicità, ma una felicità ostacolata. “Ostacolata – ha ripreso l’autrice – spesso da noi stessi, perché non scegliamo il nostro reale percorso di gioia, condizionati da una società che confonde il benessere con la felicità”.

Il libro ben si avvicina agli interessi, agli interrogativi e alle problematiche propri di un pubblico composto da ragazzi alla ricerca di un posto nella società, indecisi su come costruire il proprio futuro.
Carmela, giovane ragazza calabrese, protagonista del romanzo, si trova alle prese proprio con quel  mondo che la rende parte di un meccanismo di amalgamazione, trascinandola in un lungo e vorticoso percorso da cui riuscirà ad uscire solo grazie alla riscoperta di valori universali: la coscienza, il rispetto di sé stessi, l’amore e la felicità vera. Un romanzo, che assume il ruolo di testimonianza e di guida non solo per i giovani di questo Sud che soffoca sogni e aspirazioni, ma anche per molti che hanno come unica ambizione l’utopica vita dello spettacolo, piena di riflettori che dapprima allontanano dalle fatiche della realtà, quasi come un’ipnosi, ma che spegnendosi lasciano spazio a scandali e depressione.

Candida Morvillo ha dichiarato come per lei la scrittura è divenuta quasi un momento catartico, come la comunicazione dapprima da giornalista e ora da scrittrice sia uno strumento di lettura della realtà, un processo di mediazione tra la realtà e il suo pubblico; ella stessa deve prima osservare ciò che ci circonda, cercare di capire, trovare una sua logica e poi provare a trasmetterla agli altri.

Come ha sottolineato la prof.ssa Cimmino, “in un momento in cui la comunicazione si fa veloce, in cui il contatto con il libro, l’odore della carta, l’amore di rientrare a casa per ultimare il romanzo che è sul nostro comodino… sono scomparsi… è proprio ora che si dovrebbe riscoprire il valore della lettura. La lettura cura le idee”.

La Morvillo è d’accordo, anzi invita tutti – soprattutto i ragazzi amanti dei social e della comunicazione istantanea – “a leggere, perché leggere è necessario, dà la possibilità di imparare una comunicazione vera e più profonda”.

“La cittadella del buon governo”, ancora una volta ha centrato il suo obiettivo, quello di vedere cosa c’è fuori, di dare l’esempio, di fornire ai giovani gli strumenti per compiere scelte sane e coraggiose. Il Liceo Campanella dimostra di sapersi adeguare ai tempi e offre ai suoi alunni possibilità di crescita e di formazione che permetteranno loro di ricercare la felicità, quella vera.

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