Europee, adesso Grillo che fa? L’esperto: “andrà in piazza dando dei vaffa a se stesso”

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SEMPREVIVA - FOTO ARCHIVIO: BEPPE GRILLOdi Kirieleyson – Sono tutti in attesa di conoscere la decisione che Beppe Grillo, dopo l’infausto esito delle elezioni europee, prenderà in relazione alle dimissioni dalla guida del suo Movimento. Infatti lo stesso Grillo aveva asserito a ripetizione che gli altri partiti erano ormai morti e che il M5S avrebbe sorpassato il PD, aggiungendo incautamente anche che si sarebbe ritirato in caso di mancata vittoria.

Non solo il sorpasso non è avvenuto, non solo il Movimento ha perso quasi un elettore su 3 di  quelli che lo avevano votato alle politiche appena un anno fa, ma, addirittura, è stato doppiato dall’acerrimo nemico.

In passato Grillo aveva criticato l’incoerenza degli altri riguardo il mancato mantenimento della parola. Pertanto molti  aspettano di vedere se  adesso  metterà in pratica quanto aveva solennemente promesso. Ma la decisione non è facile ed è molto probabile che Grillo, in questo momento, sia stia ponendo  la domanda: che fare, senza perdere la faccia?

Abbiamo chiesto ad un esperto di comunicazione (quindi un collega di Casaleggio) quale possa essere una possibile  soluzione. E ci ha indicato questa strada, che pedissequamente riportiamo:

  1. Grillo dovrà organizzare un comizio in una piazza gremita di gente nel quale, con toni strazianti, annunci l’abbandono del Movimento e della politica, dando dei vaffa a se stesso.
  2. In quella sede riceverà  la solidarietà dei tantissimi simpatizzanti e l’invito a continuare.
  3. Dovrà quindi  indire un referendum sulla Rete per far decidere  il Movimento su dimissioni si o dimissioni no.
  4. Vinceranno i no con il 98% dei voti.
  5. Grillo prenderà  quindi atto che il Movimento ha deciso che lui deve rimanere al suo posto e, siccome lui è democratico,  ha l’obbligo, come ogni altro iscritto, di attenersi alle decisioni  della Rete.

Allora Grillo, potrà rimanere al proprio posto, salvando la leadership. E la faccia.
La Rete, così, avrà inoltre sancito la propria superiorità sulla matematica.

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