Pallacanestro Viola, l’analisi della sconfitta contro Mestre: 5 gare per azzerare il gap fisico, serve un 3?

StrettoWeb

La Pallacanestro Viola cade in casa all’esordio stagionale contro Mestre. Il ritardo nella preparazione da smaltire al più presto, da valutare l’aggiunta di un’ala-guardia

La cosa positiva è che ci siamo, che abbiamo giocato la prima di campionato e questo è già un grande risultato. Siamo consapevoli che la partenza sarà ad handicap, ma lavoriamo“. Partiamo da qui, dall’analisi di coach Bolignano, sempre molto lucido e diretto nelle conferenze stampa post gara. La Pallacanestro Viola c’è, nonostante le difficoltà del programmare una stagione ardua sotto il profilo logistico ed economico. Una partenza in ritardo che, nessuno lo ha mai nascosto, ha influito e influirà sulle prestazioni delle prime giornate. Contro Mestre, i neroarancio hanno giocato alla pari nel primo tempo. Nella ripresa il fiato corto si è fatto sentire.

Cesare Ciocca, coach di Mestre, ha sottolineato quanto sia stato utile aver potuto affrontare una trasferta difficile come quella di Reggio Calabria contro una Viola non ancora al meglio dal punto di vista atletico. Coach Bolignano ha aggiunto che fisico e qualità camminano di pari passo, dunque cresceranno entrambe nelle prossime settimane, insieme all’amalgama di squadra che permetterà di correggere qualche errore visto alla prima uscita stagionale. Restando propriamente sulla partita: un’impressione forse migliore delle aspettative, contro una candidata a un piazzamento Playoff (top 4 da quest’anno). Non male per chi ha poco meno di un mese di allenamento di gruppo nelle gambe.

La condizione atletica è un alibi, ma la triade Bolignano-Motta-Neri è già a lavoro affinchè questo alibi non debba giustificare un’emorragia di punti nell’inizio di stagione. Quante gare servono, dunque, affinchè il gap atletico sia ridotto rispetto a chi è partito in anticipo? Cinque, la risposta del coach. La speranza, condivisa da tutto l’ambiente, è che siano anche meno. La qualità del roster farà la differenza fra una W e una L nelle 4 giornate mancanti sulla tabella di marcia.

A proposito del roster: la gara contro Mestre è stato il primo vero test nel quale misurare la qualità dei nuovi componenti della rosa, ricordiamolo, tutti appena arrivati in riva allo Stretto. Per quanto una sola partita, a inizio stagione, possa dare indicazioni facilmente mutevoli, alcuni segnali sono apparsi piuttosto chiari. Il primo è la costruzione delle “Twin Towers” sul parquet del PalaCalafiore: Renzi (31 punti e 6 rimbalzi) e Spizzichini (19 punti e 5 rimbalzi), hanno giocato un’ottima partita. Punti, esperienza, centimetri e carisma: in questo senso, lo sfogo di Spizzichini (con annessa testata alla base del canestro) dopo una rimessa sbagliata da un compagno, la dice lunga sulla voglia di fare bene. Una caratteristica che coach Bolignano estende all’intero roster: “la cosa positiva è stata vedere negli occhi dei miei ragazzi il dispiacere di chi sa che può e vuole dare di più“.

Backcourt positivo, ma da rivedere. Buona la prova di Marchini con 14 punti, l’unico a parte i lunghi a raggiungere la doppia cifra, apprezzata dal pubblico la sua voglia di recuperare ogni pallone vagante anche a costo di fare la diretta conoscenza della panchina avversaria con un bel tuffo carpiato. Pesano le 5 palle perse per quello che nel corso delle partite potrebbe essere impiegato anche da play di riserva. Appena 2 i punti di Provenzani che sbaglia un po’ troppo al tiro (1/3 da 2, 0/3 da 3), ma rimedia con 5 assist. Solo 4 minuti e un assist per Laquintana, troppo poco per giudicare quello che comunque è il primo (e unico) cambio dei titolari.

Arriviamo al reparto ali. Il giovane Simone Farina fa rifiatare i lunghi, ce la mette tutta, porta a casa un rimbalzo e un assist: da rivedere. Convince di meno lo spot di ala piccola, quello sul quale c’era già qualche dubbio in preseason. Giambattista Davis, italo-americano ex NCAA, è stato schierato nel quintetto titolare: 7 punti, 6 rimbalzi, 3 assist. Bischetti aggiunge un po’ di pericolosità dall’arco in uscita dalla panchina. Pochino. Servono punti e percentuali migliori da 3 (sotto questa voce chiamato in causa anche il reparto esterni con il solo 2/5 di Marchini), serve un ‘killer’ che possa dare una mano a Renzi e Spizzichini mettendo canestri pesanti, magari colpendo anche dalla distanza quando le difese avversarie verranno calamitate dalla prepotenza fisica e qualitativa dei due lunghi.

Coach Bolignano alla domanda sulla possibile integrazione di qualche aggiunta a roster ha glissato, com’è ovvio che fosse, scaricando la palla nelle mani della società. Il GM Giuse Barrile, nella conferenza stampa di presentazione di Palazzo San Giorgio, ai nostri microfoni, ha dichiarato di voler intervenire sul mercato solo se ce ne fosse la reale necessità e solo per rinforzare davvero la rosa. Tradotto: attendiamo i primi responsi dal campo e comunque “non compreremo tanto per comprare“. Filosofia sulla quale ci riteniamo d’accordo. Ma ha anche ammesso che probabilmente a roster manca uno swingman (guardia-ala). A Davis e Bischetti il compito di far riposare il GM e prendersi gli applausi dei tifosi che ieri hanno riempito il PalaCalafiore tributando i doverosi applausi per una Viola sconfitta, ma a testa alta.

Condividi