“Vaccino Pfizer mai testato”, Corbelli: “magistratura intervenga”. E sul Green Pass…

StrettoWeb

Il leader del movimento Diritti Civili commenta le parole della manager di Pfizer: “non bastano le scuse! E’ successo qualcosa di agghiacciante, mostruoso e assolutamente ingiustificabile. E l’immane tragedia delle morti improvvise e sospette, purtroppo, non si ferma e continua a fare tante altre nuove, giovani vittime!”

“La deposizione della manager della Pfizer davanti al Parlamento europeo è agghiacciante. Rivelare che ‘Il vaccino anti Covid non è stato testato per prevenire l’infezione! Nessuno ci ha chiesto di fare questi test’ è qualcosa di mostruoso e assolutamente ingiustificabile! Non bastano certamente, adesso, le scuse. Occorre, è doveroso, l’intervento della magistratura, italiana e di tutti gli altri Paesi interessati, per fare piena luce e giustizia su questa grande catastrofe, che ha segnato, purtroppo irrimediabilmente, la vita di centinaia di migliaia di famiglie”. E’ quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, “impegnato da due anni, insieme alla stessa Verità e pochissimi altri (tra i media anche questa testata regionale StrettoWeb.com), nella difficile, delicata, e quasi impossibile, battaglia di civiltà, a difesa di milioni di italiani che, per aver rifiutato un siero sperimentale, per una comprensibile paura e per valide ragioni di salute, si sono visti”.

“Come ha ricordato ieri, riportando le aberranti dichiarazioni, in questo ultimo anno e mezzo, di alcuni noti personaggi, il quotidiano milanese di Belpietro e De’ Manzoni, aggrediti, insultati, ghettizzati, privati di tutti i loro diritti e isolati brutalmente dal contesto sociale”, prosegue Corbelli. “Quello che è accaduto – si legge ancora nella nota – , e continua purtroppo ancora a succedere con la tragedia delle morti improvvise e delle gravi reazioni avverse, non può assolutamente restare impunito. Ricordo che nelle ultime ore si sono registrate tante altre giovani vittime che provocano tanta sofferenza: una ragazzina 14enne, con tre dosi di vaccino e positiva al Covid, perfettamente sana, morta in ospedale in Puglia, dove era stata ricoverata dopo aver accusato febbre e vomito; un ragazzo 24enne, trovato morto nel letto di casa; un giovane 31enne di Frosinone non si risveglia dal riposo quotidiano; un giovane 35enne deceduto all’improvviso a Salerno; una maestra siciliana di 44 anni, crollata davanti ai suoi alunni in provincia di Verona; una dottoressa di 51 anni, morta a Carrara mentre era in macchina; un noto commerciante siciliano di 49 anni spentosi di colpo; un prof. universitario, trovato esanime a casa dopo alcuni giorni; una assistente sociale di 45 anni; un noto imprenditore sportivo 40enne in Veneto, un papà 49enne, una insegnante 63enne, ancora altri due operatori sanitari, un ferroviere… E’ un doloroso elenco, lungo e sterminato”.

“Ma quello che oggi inquieta e provoca tanta rabbia civile – scrive Corbelli – è constatare che sulla base di una menzogna (il vaccino che evitava il contagio) sono stati obbligati (con il ricatto del Green pass e dell’obbligo vaccinale) a farsi inoculare un siero sperimentale milioni di bambini e adolescenti, mettendo in questo modo, per il futuro, a rischio (ancora oggi imprevedibile, nonostante le tanti morti improvvise e inspiegabili, i gravi effetti collaterali e le centinaia di studi scientifici dai risultati allarmanti), intere generazioni. Hanno imposto questo ‘sacrificio’ della puntura forzata(e dagli esiti e conseguenze sconosciuti) a milioni di ragazzi, sani, che non correvano alcun rischio per il Covid, con la motivazione e certezza di proteggere genitori e nonni dal contagio e dall’infezione! Non era vero! Non era, infatti, stato fatto, né chiesto dai Governi dei vari Paesi, alcun test in questo senso! Oggi abbiamo la prova inconfutabile che hanno mentito! E’ questa, a mio avviso, la cosa più grave su cui la magistratura ha il dovere di intervenire, cancellando gli ultimi assurdi obblighi ancora rimasti, istituendo subito una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione del Covid e accertando e perseguendo tutte le ipotesi di reato poste in essere ai vari livelli. Nessuno escluso”.

Corbelli ritiene che ci siano tutti i presupposti giuridici per l’intervento della magistratura: “lo spiega oggi, in modo chiaro e con parole pesanti, in una intervista a La Verità, anche un noto e stimato costituzionalista, il prof. Vincenzo Baldini, professore di diritto costituzionale presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Non si indaghi (e addirittura arresti!) allora solo chi, in questi due anni, ha protestato pacificamente contro le leggi liberticide e repressive del Governo, o chi ha fatto un Certificato verde ritenuto non in regola o addirittura chi, come alcuni onesti e coraggiosi medici, hanno doverosamente chiesto l’esenzione dal siero sperimentale per soggetti fragili, ritenuti a rischio. Perché questo è successo e continua ad accadere in Italia: si indagano questi soggetti (che andrebbero invece solo elogiati per il loro coraggio e la loro onestà!), mentre si continua a tacere sull’immane catastrofe delle morti improvvise e delle gravi reazioni avverse. Mi auguro che adesso, dopo la scandalosa ed esplosiva rivelazione della manager Pfizer, la magistratura (come auspica, oggi, anche il costituzionalista Baldini) finalmente si muova e faccia il proprio dovere, senza lasciarsi minimamente condizionare dai nomi eccellenti che, nel rispetto dell’obbligatorietà dell’azione penale e della Legge, potrebbe dover indagare e perseguire! Io continuo, come ho sempre fatto, ad avere rispetto e fiducia nella magistratura, nella Giustizia del nostro Paese, che, anche se, a volte, assai lenta, alla fine comunque arriva sempre!”.

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