Giorgia Meloni alla Camera: “destra non limiterà mai diritti civili o aborto, noi siamo per le libertà”

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Le parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in aula a Montecitorio per le sue dichiarazioni programmatiche in vista del voto di fiducia della Camera

Al via la seduta dell’Aula della Camera sulla fiducia al governo guidato da Giorgia Meloni. Aula piena, con i nuovi numeri dei parlamentari, alla Camera per la fiducia al governo. I deputati occupano tutti gli scranni a loro disposizione. Anche i banchi riservati al governo sono tutti pieni. La premier Giorgia Meloni siede tra i suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini.

La celerità di questi per noi era naturale e doverosa. La condizione difficilissima dell’Italia non consente di titubare e perdere tempo. Non intendiamo farlo“. Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in aula a Montecitorio per le sue dichiarazioni programmatiche in vista del voto di fiducia della Camera.

Sono intervenuta molte volte in quest’aula, da deputato e da ministro“, con “un sentimento di emozione e di profondo rispetto. Vale a maggior ragione oggi che mi rivolgo a voi da Presidente del Consiglio. E’ una grande responsabilita’ per chi quella fiducia deve meritarsela e per chi deve concederla. Sono i momenti fondamentali della nostra democrazia alla quale non dobbiamo mai mai assuefarci“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera.

Un ringraziamento va ai partiti della coalizione di governo: a Fdi, alla Lega, FI, Noi moderati. A quel centrodestra che ha dato vita a questo governo in uno dei lassi piu’ brevi della storia repubblicana. E’ il segno piu’ tangibile della coesione nell’interesse piu’ alto. La celerita’ era doverosa“. Lo ha detto Giorgia Meloni nel suo primo intervento alla Camera da presidente del Consiglio.

Oggi mi rivolgo a voi in qualità di presidente del Consiglio dei ministri per chiedervi di esprimervi sulla fiducia a un governo da me guidato. Una grande responsabilità per chi quella fiducia deve ottenerla e meritarsela, e una grande responsabilità per chi quella fiducia deve concederla o negarla. Sono i momenti fondamentali della nostra democrazia, ai quali non dobbiamo mai assuefarci“. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso delle dichiarazioni programmatiche dell’esecutivo nell’Aula della Camera.

Fra i pesi che sento gravare oggi c’e’ anche quello di essere la prima donna a capo del governo di questa Nazione“. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le sue dichiarazioni programmatiche alla Camera. “Penso alla responsabilita’ che ho nei confronti di tutte quelle donne che affrontano difficolta e ingiustizia per affermare il proprio talento ed apprezzati i loro sacrifici”, ha aggiunto citando alcune delle donne che hanno lasciato il segno nella storia del nostro Paese, per le piu’ diverse ragioni. Personalita’ a cui il presidente Meloni ha voluto dire “grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane come spero di riuscire a fare anche io“.

Negli ultimi giorni ci sono stati parecchi a dire, anche all’estero, di dover vigilare sul nuovo Governo. Direi che posso spendere meglio il loro tempo. Chi dall’estero dice di voler vigilare sull’Italia non manca di rispetto a me o al Governo ma manca di rispetto all’Italia“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera.

Questo governo rispettera’ le regole attualmente in vigore in Ue ed offrira’ il proprio contributo per migliorare quelle che non hanno funzionato“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni programmatiche alla Camera.

L’Alleanza atlantica garantisce alle nostre democrazie un quadro di pace e sicurezza e che troppo spesso diamo per scontato. È dovere dell’Italia contribuirvi pienamente, perché, ci piaccia o no, la libertà ha un costo e quel costo per uno Stato è la capacità che ha di difendersi e l’affidabilità che dimostra nel quadro delle alleanze di cui fa parte. L’Italia negli anni ha saputo dimostrarla, a partire dalle tante missioni internazionali delle quali siamo stati protagonisti“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera. “L’Italia continuerà ad essere partner affidabile in seno all’Alleanza atlantica, a partire dal sostegno al valoroso popolo ucraino che si oppone all’invasione della Federazione russa. Non soltanto perché non possiamo accettare la guerra di aggressione e la violazione dell’integrità territoriale di una nazione sovrana ma perché è il modo migliore per difendere il nostro interesse nazionale. Soltanto un’Italia che rispetta gli impegni può avere l’autorevolezza per chiedere a livello europeo e occidentale, ad esempio, che gli oneri della crisi internazionale siano suddivisi in modo più equilibrato. È quello che intendiamo fare, a partire dalla questione energetica“, ha aggiunto.

L’Italia negli anni ha saputo dimostrare” affidabilità “a partire dalle tante missioni internazionali delle quali siamo stati protagonisti. E voglio per questo ringraziare le donne e gli uomini delle nostre Forze Armate per aver tenuto alto il prestigio dell’Italia nei contesti più difficili, anche a costo della propria vita: la Patria vi sarà sempre riconoscente“. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.

La guerra ha aggravato la situazione gia’ molto difficile causata dagli aumenti del costo dell’energia e dei carburanti. Costi insostenibili per molte imprese, che potrebbero essere costrette a chiudere e a licenziare i propri lavoratori, e per milioni di famiglie che gia’ oggi non sono piu’ in grado di fare fronte al rincaro delle bollette. Ma sbaglia chi crede sia possibile barattare la liberta’ dell’Ucraina con la nostra tranquillita‘”. Giorgia Meloni lo sottolinea nel suo discorso di fiducia alla Camera.

Cedere al ricatto di Putin sull’energia non risolverebbe il problema, lo aggraverebbe aprendo la strada ad ulteriori pretese e ricatti, con futuri aumenti dell’energia ancora maggiori di quelli che abbiamo conosciuto in questi mesi“, avverte.

Sarà necessario mantenere e rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese, sia sul versante delle bollette sia su quello del carburante. Un impegno finanziario imponente che drenerà gran parte delle risorse reperibili, e ci costringerà a rinviare altri provvedimenti che avremmo voluto avviare già nella prossima legge di Bilancio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera.

Il contesto nel quale si troverà ad agire il Governo è molto complicato, forse il più difficile dal secondo dopoguerra ad oggi. Le tensioni geopolitiche e la crisi energetica frenano la auspicata ripresa economica post-pandemia. Le previsioni macroeconomiche per il 2023 indicano un marcato rallentamento dell’economia italiana, europea e mondiale, in un clima per di più di assoluta incertezza“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera.

La Banca centrale europea nel mese di settembre – ha ricordato – ha rivisto le previsioni di crescita 2023 per l’area euro, con un taglio di ben 1,2 punti percentuali rispetto alle previsioni del mese di giugno, prevedendo una crescita di appena lo 0,9%. Rallentamento e revisioni al ribasso che riguardano anche l’andamento dell’economia italiana per il prossimo anno. Nell’ultima Nota di aggiornamento al Def, la previsione di crescita del Pil per il 2023 si ferma allo 0,6%, esattamente un quarto del 2,4% previsto nel Documento di economia e finanza di aprile. E le previsioni del Mef sono addirittura ottimistiche rispetto a quelle più recenti del Fondo Monetario Internazionale, secondo le quali per l’economia italiana il 2023 sarà un anno di recessione: meno 0,2%, il peggior risultato tra le principali economie mondiali, dopo quello della Germania“.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera, ha chiarito che “con un po’ di coraggio e spirito pratico puo’ uscire dalla crisi energetica piu’ forte ed autonoma di prima“.

Siamo nel pieno di una tempesta, con un’imbarcazione che ha subito diversi danni, e gli italiani hanno affidato a noi il compito di condurre la nave in porto in questa difficilissima traversata. Eravamo consapevoli di quello che ci aspettava, come lo sono tutte le altre forze politiche, anche quelle che governando negli ultimi dieci anni hanno portato un peggioramento di tutti i principali fondamentali macroeconomici, e oggi diranno che hanno le ricette risolutive e sono pronte a imputare al nuovo governo, magari con il supporto di mezzi d’informazione schierati, le difficolta’ che l’Italia affronta“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni alla Camera.

Eravamo consapevoli del macigno che ci stavamo caricando sulle spalle, e ci siamo battuti lo stesso per assumerci quella responsabilita’. Perche’? In primo luogo perche’ non siamo abituati a fuggire di fronte alle difficolta’, e in secondo luogo perche’ sappiamo che la nostra imbarcazione, l’Italia, con tutte le sue ammaccature, rimane “La nave piu’ bella mondo”, per riprendere la celebre espressione usata dalla portaerei americana Independence quando incrocio’ la nave scuola italiana Amerigo Vespucci. Una imbarcazione solida, alla quale nessuna meta e’ preclusa, se solo decide di riprendere il viaggio. Allora noi siamo qui per ricucire le vele strappate, fissare le assi dello scafo e superare le onde che si infrangono su di noi. Con la bussola delle nostre convinzioni a indicarci la rotta verso la meta prescelta, e con un equipaggio capace di svolgere al meglio i propri compiti“, ha aggiunto.

Nel suo intervento alla Camera Giorgia Meloni ha parlato anche della questione della “instabilità politica”. “Negli ultimi vent’anni – sottolinea – l’Italia ha avuto in media un governo ogni due anni, cambiando spesso anche la maggioranza di riferimento. E’ la ragione per la quale i provvedimenti che garantivano sicuro e immediato consenso hanno sempre avuto la meglio sulle scelte strategiche. E’ la ragione per la quale le burocrazie sono spesso diventate intoccabili e impermeabili al merito. E’ la ragione per la quale la capacità negoziale dell’Italia nei consessi internazionali è stata debole. Ed è la ragione per la quale gli investimenti stranieri, che mal sopportano la mutevolezza dei governi, sono stati scoraggiati. Ed è la ragione la quale siamo fermamente convinti del fatto che l’Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale, che garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare. Una riforma che consenta all’Italia di passare da una “democrazia interloquente” ad una “democrazia decidente“.

La strada per ridurre debito non è la cieca austerità o avventurismi creativi”. L’unica strada è la “crescita strutturale“. Per questo “siamo aperti agli investimenti esteri, ma senza “logiche predatorie“. Così la premier Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.

Dalla crisi energetica puo’ nascere un’occasione: abbiamo il dovere di sfruttare a pieno i giacimenti di gas nei nostri mari” e “il nostro Sud e’ il paradiso delle energie rinnovabili troppo spesso bloccato da veti e burocrazia“. A dirlo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni programmatiche alla Camera.

Sono convinta che questa svolta che abbiamo in mente sia anche l’occasione migliore per tornare a porre al centro dell’agenda Italia la questione meridionale. Il Sud non più visto come un problema ma come un’occasione di sviluppo per tutta la Nazione. Lavoreremo sodo per colmare un divario infrastrutturale inaccettabile, eliminare le disparità, creare occupazione, garantire la sicurezza sociale e migliorarela qualità della vita. Dobbiamo riuscire a porre fine a quella beffa per cui il Sud esporta manodopera, intelligenze e capitali che sono invece fondamentali proprio in quelle regioni dalle quali vanno via. Non è un obiettivo facile, nell’attuale congiuntura, ma il nostro impegno sarà totale“. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel discorso alla Camera per la fiducia. “E se le infrastrutture al Sud – ha aggiunto – non sono più rinviabili, anche nel resto d’Italia è necessario realizzarne di nuove, per potenziare i collegamenti di persone e merci ma anche di dati e comunicazioni. Con l’obiettivo di ricucire non solo il Nord al Sud ma anche la costa tirrenica a quella adriatica e le Isole con il resto della Penisola“.

L’Italia deve tornare ad avere una politica industriale puntando su settori quali il marchio, fatto di moda, lusso, design di alta tecnologia e prodotti di assoluta eccellenza in campo agroalimentare“. Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in aula a Montecitorio per le sue dichiarazioni programmatiche in vista del voto di fiducia della Camera.

Perché tutti gli obiettivi di crescita possano essere raggiunti, serve una rivoluzione culturale nel rapporto tra Stato e sistema produttivo, che deve essere paritetico e di reciproca fiducia. Chi oggi ha la forza e la volontà di fare impresa in Italia va sostenuto e agevolato, non vessato e guardato con sospetto. Perché la ricchezza la creano le imprese con i loro lavoratori, non lo Stato tramite editto o decreto. E allora il nostro motto sarà ‘non disturbare chi vuole fare‘”. Lo dice la premier Giorgia Meloni alla Camera.

Il secondo” punto del patto fiscale sarà “una tregua fiscale per consentire a cittadini e imprese (in particolare alle PMI) in difficoltà di regolarizzare la propria posizione con il fisco“. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.

Vogliamo finalmente introdurre una clausola di salvaguardia dell’interesse nazionale, anche sotto l’aspetto economico, per le concessioni di infrastrutture pubbliche, come autostrade e aeroporti. Perché il modello degli oligarchi seduti su dei pozzi di petrolio ad accumulare miliardi senza neanche assicurare investimenti non è un modello di libero mercato degno di una democrazia occidentale“. Così il premier Giorgia Meloni, in Aula alla Camera per la fiducia.

Vogliamo mantenere e, laddove possibile, aumentare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in condizioni di lavorare: penso ai pensionati in difficolta’, agli invalidi a cui va aumentato in ogni modo il grado di tutela, e anche a chi privo di reddito ha figli minori di cui farsi carico. A loro non sara’ negato il doveroso aiuto dello Stato. Ma per gli altri, per chi e’ in grado di lavorare, la soluzione non puo’ essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro, la formazione e l’accompagnamento al lavoro, anche sfruttando appieno le risorse e le possibilita’ messe a disposizione dal Fondo sociale europeo“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni alla Camera. “Perche’ per come e’ stato pensato e realizzato, il rdc ha rappresentato una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia“, aggiunge.

C’e’ un tema di poverta’ dilagante che non possiamo ignorare. Sua Santita’ Papa Francesco, a cui rivolgo un affettuoso saluto, ha di recente ribadito un concetto importante: ‘La poverta’ non si combatte con l’assistenzialismo, la porta della dignita’ di un uomo e’ il lavoro’. E’ una verita’ profonda, che soltanto chi la poverta’ l’ha conosciuta da vicino puo’ apprezzare appieno“. Cosi’ Giorgia Meloni nel discorso sulla fiducia in Aula alla Camera.

Tutele adeguate vanno riconosciute anche a chi dopo una vita di lavoro va in pensione o vorrebbe andarci. Intendiamo facilitare la flessibilità in uscita con meccanismi compatibili con la tenuta del sistema previdenziale, partendo, nel poco tempo a disposizione per la prossima legge di bilancio, dal rinnovo delle misure in scadenza a fine anno“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera.

Si è polemizzato sulla nostra scelta di rilanciare la correlazione tra istruzione e merito. Rimango sinceramente colpita. Diversi studi dimostrano come, oggi, chi vive in una famiglia agiata abbia una chance in più per recuperare le lacune di un sistema scolastico appiattito al ribasso, mentre gli studenti dotati di minori risorse vengono danneggiati da un insegnamento che non dovesse premia il merito, perché quelle lacune non le colmerà nessun altro“. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel discorso per la fiducia alla Camera.

Sono convinta che l’Italia, con un po’ di coraggio e di spirito pratico, possa uscire da questa crisi piu’ forte e autonoma di prima“. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’Aula della Camera.

Diceva Montesquieu che “La liberta’ e’ quel bene che fa godere di ogni altro bene”. La liberta’ e’ il fondamento di una vera societa’ delle opportunita’; e’ la liberta’ che deve guidare il nostro agire; liberta’ di essere, di fare, di produrre. Un governo di centrodestra non limitera’ mai le liberta’ esistenti di cittadini e imprese. Vedremo alla prova dei fatti, anche su diritti civili e aborto, chi mentiva e chi diceva la verita’ in campagna elettorale su quali fossero le nostre reali intenzioni“. Lo dice il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni alla Camera.

C’è poi un’altra istituzione formativa importante, accanto a scuola e università. Forse la più importante. Ed è la famiglia. Nucleo primario delle nostre società, culla degli affetti e luogo nel quale si forma l’identità di ognuno di noi. Intendiamo sostenerla e tutelarla; e con questa sostenere la natalità, che nel 2021 ha registrato il tasso di nascite più basso dall’Unità d’Italia ad oggi“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera.

L’Italia non è un paese per giovani, la risposta più facile è stata permettere la cannabis libera a tutti. Noi non lo faremo, lo dobbiamo a questi ragazzi ai quali abbiamo tolto tutto per lasciare loro solo debiti da pagare“. Lo dice Giorgia Meloni in aula.

Visto che i progetti familiari vanno di pari passo con il lavoro, vogliamo incentivare in ogni modo l’occupazione femminile, premiando quelle aziende che adottano politiche che offrono soluzioni efficaci per conciliare i tempi casa-lavoro e sostenendo i Comuni per garantire asili nido gratuiti e aperti fino all’orario di chiusura di negozi e uffici. L’Italia ha bisogno di una nuova alleanza intergenerazionale“. Così la premier Giorgia Meloni alla Camera.

La comunita’ politica da cui provengo ha compiuto sempre passi in avanti verso una piena e consapevole storicizzazione del Novecento, ha assunto importanti responsabilita’ di governo giurando sulla Costituzione repubblicana, come abbiamo avuto l’onore di fare ancora poche ore fa, ha affermato e incarnato senza alcuna ambiguita’ i valori della democrazia liberale, che sono alla base dell’identita’ comune del centrodestra italiano. E da cui non defletteremo di un solo centimetro: combatteremo qualsiasi forma di razzismo, antisemitismo, violenza politica, discriminazione“. Cosi’ il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso alla Camera sulla fiducia al governo.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso nell’Aula della Camera parla anche del Covid. “E’ entrato nelle nostre vite quasi tre anni fa, e ha portato alla morte di oltre 177.000 persone in Italia. Se siamo usciti al momento dall’emergenza e’ soprattutto merito del personale sanitario, della professionalita’ e dell’abnegazione con le quali ha salvato migliaia di vite umane. A loro, ancora una volta, va la nostra gratitudine. E con loro il mio ringraziamento va ai lavoratori dei servizi pubblici essenziali, che non si sono mai fermati, e alla straordinaria realta’ del nostro Terzo Settore, rappresentante virtuoso di quei corpi intermedi che consideriamo vitali per la nostra societa’. Purtroppo – aggiunge il presidente del Consiglio – non possiamo escludere una nuova ondata di covid o l’insorgere in futuro di una nuova pandemia. Ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti. L’Italia ha adottato le misure piu’ restrittive dell’intero occidente, arrivando a limitare fortemente le liberta’ fondamentali di persone e attivita’ economiche, ma nonostante questo e’ tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalita’ e contagi. Qualcosa, decisamente, non ha funzionato e dunque voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello“, conclude Meloni.

La legalità sarà la stella polare dell’azione di governo. Ho iniziato a fare politica a 15 anni, il giorno dopo la strage di Via D’Amelio, nella quale la mafia uccise Paolo Borsellino, spinta dall’idea che non si potesse rimanere a guardare, che la rabbia e l’indignazione andassero tradotte in impegno civico. Il percorso che mi ha portato oggi a essere Presidente del Consiglio nasce dall’esempio di quell’eroe“. Lo ha detto Giorgia Meloni. “Affronteremo il cancro mafioso a testa alta”, in “prima linea”, come ci hanno insegnato i tanti eroi che con il loro coraggio hanno dato l’esempio”. I criminali avranno disprezzo e inflessibilità”.

Dall’inizio di quest’anno sono stati 71 i suicidi in carcere. E’ indegno di una nazione civile, come indegne sono spesso le condizioni di lavoro degli agenti di polizia penitenziaria“. A dirlo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni programmatiche alla Camera.

Sicurezza e legalità, certo, riguardano anche una corretta gestione dei flussi migratori. Secondo un principio semplice: in Italia, come in qualsiasi altro Stato serio, non si entra illegalmente, si entra solo attraverso i decreti Flussi“. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni programmatiche alla Camera.

Quel pregiudizio politico nei confronti del governo “credo che in parte sia persino giustificato. Sicuramente per la parte che mi riguarda. Sono la prima donna incaricata come presidente del Consiglio dei ministri nella storia d’Italia, provengo da un’area culturale che è stata spesso confinata ai margini della Repubblica, e non sono certo arrivata fin qui fra le braccia di un contesto familiare e di amicizie influenti. Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, per semplificare, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici“. Lo ha detto Giorgia Meloni nel suo intervento alla Camera. “Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici, con l’aiuto di una valida squadra di ministri e sottosegretari, con la fiducia e il lavoro dei parlamentari che voteranno favorevolmente, e con gli spunti che arriveranno dalle critiche di coloro che voteranno contro“, ha continuato.

Gli italiani avvertono il peso insopportabile di città insicure, in cui non c’è tutela immediata, in cui si percepisce l’assenza dello Stato. Vogliamo prendere l’impegno di riavvicinare ai cittadini le istituzioni, ma anche di riportare in ogni città la presenza fisica dello Stato”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel discorso alla Camera per la fiducia. “Vogliamo fare della sicurezza un dato distintivo di questo esecutivo, al fianco delle nostre forze dell’ordine, che voglio ringraziare qui oggi per l’abnegazione con la quale svolgono il proprio lavoro in condizioni spesso impossibili, e con uno stato che a volte ha dato l’impressione di essere più solidale con chi minava la nostra sicurezza di quanto lo fosse con chi, invece, quella sicurezza rischiava la vita per garantirla“, ha aggiunto.

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