Scontri alla Sapienza contro FdI e Capezzone, la Sinistra si indigna ma Calenda spiazza tutti: “i fascisti erano dall’altra parte”

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La vicenda ha scatenato, come prevedibile, una serie di reazioni pubbliche, tra chi ha difeso i manifestanti, contestando il comportamento dei poliziotti, e chi li ha attaccati

Ha fatto, e fa tutt’ora molto discutere, la vicenda relativa agli scontri di ieri alla Facoltà di Scienze Politiche della Sapienza di Roma, dove era in programma il convegno organizzato da Azione Universitaria “Il Capitalismo – Il profilo nascosto del sistema” con la presenza di Daniele Capezzone, ex portavoce di Forza Italia, e Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale dal 2017 e deputato di Fratelli d’Italia. Contrari all’evento, per la presenza dei personaggi sopracitati, alcuni studenti hanno tentato di fare ingresso forzatamente all’Università, fermati dai poliziotti in tenuta antisommossa. A quel punto gli stessi studenti hanno poi organizzato un corteo all’interno della città universitaria, fin sotto la sede del Rettore.

La vicenda ha scatenato, come prevedibile, una serie di reazioni pubbliche, tra chi ha difeso i manifestanti, contestando il comportamento dei poliziotti, e chi li ha attaccati. L’episodio va ad aggiungersi alle diverse manifestazioni studentesche e non solo di queste settimane, con proteste contro un Governo che fino a due giorni fa non si era ancora insediato e che ad oggi non ha ancora operativamente effettuato alcuna scelta. Ed è anche su questo che è intervenuto lo stesso Capezzone: “Ringrazio Azione Universitaria per lo splendido convegno di stamattina alla Sapienza. Ringrazio meno – ha precisato – i facinorosi che avrebbero voluto impedire l’evento. Curioso cortocircuito comunista: danno agli altri dei ‘fascisti’, ma vorrebbero imbavagliare (o peggio) chi non la pensa come loro”. Sulla stessa linea d’onda, ma spiazza un po’ tutti per la sua appartenenza politica, la dichiarazione di Carlo Calenda: “Trovo insopportabile Capezzone. Quello che dice e il come lo dice, lo classificano come una specie “Travaglio di destra”. Proprio per questa ragione – evidenzia – sono convinto di dover difendere la sua libertà di parlare in ogni luogo. I fascisti ieri alla Sapienza erano dall’altra parte”. “Gli scontri alla Sapienza? La sinistra estrema non può impedire parola a altri”, ha affermato invece Luca Ciriani (FdI).

E in attesa degli interventi degli esponenti di M5S e PD, qualcuno da Sinistra si è mosso e ha difeso i poliziotti, attaccando i manifestanti. Tra questi c’è Ilaria Cucchi, esponente dell’Alleanza Verdi e Sinistra e sorella di Stefano: “Evidentemente il buongiorno del nuovo governo si vede dal mattino, si inizia a reprimere il dissenso con la violenza. È gravissimo infatti che studentesse e studenti siano stati oggi caricati dalla polizia mentre protestavano contro una conferenza sul ‘capitalismo buono’, promossa da Azione Universitaria, all’interno della Cittadella Universitaria. Quanto accaduto dimostra la necessità di misure di identificazione individuale degli agenti, a tal proposito – conclude la sorella di Stefano Cucchi – presenterò un ddl in materia di codici identificativi delle forze dell’ordine”.

La Flc Cgil Nazionale, la Cgil Roma e Lazio e la Flc Cgil Roma Lazio, altresì, in una nota esprimono “la propria solidarietà nei confronti delle studentesse e degli studenti colpiti oggi duramente all’interno della Cittadella Universitaria. Questa mattina, all’Università Sapienza di Roma, gli studenti sono stati caricati dalla polizia. I giovani protestavano pacificamente contro una conferenza sul ‘capitalismo buono’ promossa da Azione Universitaria – proseguono i sindacati – alla quale erano invitati il giornalista Daniele Capezzone e Fabio Roscani, deputato di Fratelli d’Italia. Gli organizzatori della conferenza avevano escluso l’opportunità del contraddittorio. Per questo motivo studenti e studentesse hanno iniziato un presidio di protesta, sfociato nella carica della polizia avvenuta all’interno della Città Universitaria nel giardino antistante la facoltà di Scienze politiche. Le prime notizie parlano di un ragazzo ferito e attualmente in stato di fermo – notano dalla Cgil – Consideriamo inaccettabile la reazione della polizia. Non tolleriamo mai che il dissenso venga represso con la violenza, e che questo avvenga all’interno dei luoghi della formazione, tanto più nei confronti di una generazione già colpita duramente da crisi pandemica, climatica ed economica. Chiediamo l’immediato chiarimento dell’accaduto a tutte le Istituzioni, in particolare chiamate a fare chiarezza su chi ha autorizzato questo intervento violento”.

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