Covid, conferme dal Cdm: da domani stop all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari

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Covid, nella bozza di decreto legge all’esame del Consiglio dei ministri c’è l’anticipo di due mesi per lo stop all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari

Era fissata per il 31 dicembre e invece verrà anticipata di due mesi e a partire da domani, 1 novembre, ci sarà lo stop all’obbligo vaccinale per il personale sanitario. E’ quanto emerge nella bozza di decreto legge all’esame del Consiglio dei ministri in corso in questi minuti a Palazzo Chigi. Il Capo II del testo entrante in Cdm prevede all’articolo 6 (“Modifiche al decreto-legge 1 aprile 2021, n. 44”) una serie di modifiche in tale senso agli articoli 4, 4-bis e 4-ter della legge di conversione del decreto di aprile 2021 (la n. 76/2021).

In particolare, il “decreto-madre” prevedeva che “in considerazione della situazione di emergenza epidemiologica da Sars-CoV-2, fino alla completa attuazione del piano di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, al fine di tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali sono obbligati a sottoporsi a vaccinazione gratuita per la prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2».

La vaccinazione secondo quel testo e fino a oggi costituisce «requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati». Secondo indiscrezioni il Governo Meloni sarebbe invece propenso a mantenere l’obbligo di mascherine negli ospedali e nelle Rsa, contrariamente alle notizie sulla “discontinuità” con l’Esecutivo precedente in tema di Covid circolate fino a oggi.

Covid: “mantenere l’uso della mascherina negli ospedali e nelle Rsa”

Mantenere l’uso della mascherina negli ospedali e nelle Rsa. È questa l’indicazione emersa dalla cabina di regia epidemiologica di Regione Lombardia riunitasi oggi. “Prendo atto dell’autorevole parere espresso da virologi, immunologi ed epidemiologi di chiara fama internazionale e mi auguro – commenta la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti – che il Consiglio dei ministri di oggi si esprima a riguardo seguendo la linea indicata anche dai nostri esperti“.

In relazione al contesto epidemiologico attuale, come si legge in una nota della Dg Welfare, la Cabina di Regia ha fornito “la forte raccomandazione“, supportata “da evidenze scientifiche consolidate“, di mantenere l’ utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie – cioè mascherine almeno chirurgiche – nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, con particolare attenzione ai visitatori, ai lavoratori e alle situazioni di utenti in attesa di prestazioni, come ad esempio sale di attesa ambulatoriali e pronto soccorso. Una raccomandazione, viene sottolineato, che “vuole tutelare un percorso di ritorno alla normalità” facilitando, grazie all’utilizzo dei dispositivi di protezione, “l’accessibilità alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali e la tutela del personale stesso“. Moratti ha concluso ricordando “l’importanza e l’efficacia delle vaccinazioni, anti-Covid e antinfluenzale, in particolare negli operatori sanitari“. Un appello “a proseguire con le vaccinazioni che ribadisco e rilancio a tutti i cittadini”.

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