Parla uno dei medici reintegrati: “clima d’odio creato da chi parla di diritti, ma io ho curato criminali”

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A Dario, medico radiologo non vaccinato e ora reintegrato, bastano pochi minuti di video per smontare tesi, scelte ed episodi fortemente discutibili che in questi due anni e mezzo hanno diviso l’Italia

E’ un fiume in piena, Dario Giacomini, medico radiologo tra le migliaia di operatori sanitari che hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid e che hanno pagato per questo le scelte del Governo, quello precedente, di essere sospesi dal proprio lavoro. Ora, con il nuovo esecutivo, cambia tutto:  gli operatori sanitari non vaccinati, infatti, potranno tornare in ospedale. E tra questi c’è Dario, a cui bastano pochi minuti di video per smontare tesi, scelte ed episodi fortemente discutibili che in questi due anni e mezzo hanno diviso l’Italia: il rientro “non può che fare piacere. Prevale un sentimento di gioia – rivela ad Ansa – per me e per i tanti colleghi che potranno tornare a lavoro. Ma c’è anche preoccupazione forte per la campagna mediatica che ci vede additati come persone sgradite, sulla base di non si sa quale principio, visto che siamo gli stessi che hanno salvato la vita ai loro cari. E’ sicuramente una battaglia ideologica, strettamente politica, sulla pelle dei cittadini. Provano a metterci contro i colleghi e la cittadinanza, questo è un clima di odio che noi respingiamo e che viene proprio da quegli ambienti che hanno sempre parlato di diritti, di libertà, di uguaglianza, di rispetto delle idee, delle minoranze. Dovrebbero farsi un esame di coscienza”, è lo sfogo del medico.

“In questi anni molti colleghi, seppur trivaccinati, si sono contagiati – evidenzia ancora – E alle assenze già normali di organico si sono aggiunti i sospesi e i contagiati, creando un corto-circuito” negli ospedali. “Il 3 agosto 2021, in una manifestazione di tre mila sanitari, dissi che non avrei accettato questo clima di odio perché il nostro compito non è dividere ma unire. Pensiamo che lo stato vaccinale di un cittadino non debba interessare e non ci deve essere la richiesta di mostrare una tessera per essere ritenute persone valide. Il sottoscritto, e molti altri colleghi, ricordiamo che hanno curato criminali, cittadini che hanno ucciso altri cittadini, e non abbiamo chiesto nulla a loro, li abbiamo salvati come se fosse il bambino più innocente di questa terra”.

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