Reggina-Genoa, Inzaghi: “volevo giocarla anch’io, sempre più contento di stare a Reggio”. E sulla formazione…

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Le parole del tecnico amaranto Filippo Inzaghi alla vigilia del big match di domani sera al Granillo tra Reggina e Genoa

“Questa partita avrei voluto giocarla anch’io”. Firmato: Filippo Inzaghi. Che Pippo sia già di base carico, lo sappiamo. Lo dice la sua carriera, la sua fame in campo, le sue esultanze. Insomma, la sua personalità. Ma qui a Reggio ancora ci si deve fare l’abitudine appieno. Sui social, il tecnico amaranto ha infatti postato una storia degna del più “malato” dei tifosi amaranto: “rispetto per tutti, paura di nessuno”, con un leone sullo sfondo e l’abbraccio tra tifosi e curva dietro. Adrenalina pura! E il mister lo conferma anche nella conferenza stampa della vigilia di Reggina-Genoa: “è una partita da Serie A, avrei voluto giocarla anch’io”, ha affermato.

“Penso che la classifica di adesso non sarà quella di marzo”, chiosa in merito al primo posto del Frosinone, che comunque esalta: “sta facendo molto bene ma aveva una squadra forte già l’anno scorso. Ha lo stesso allenatore e ha messo dentro giocatori importanti. Il Genoa, invece, è un gradino sopra tutti, ma noi domani giochiamo davanti alla nostra gente. Servirà la partita perfetta sperando che loro non siano al top. Che gara mi aspetto? Non ci si snaturerà. Il Genoa le ha vinte tutte fuori casa ma non mi sorprende, farà un campionato a sé, ma a noi non importa, guardiamo in casa nostra sapendo che giocheremo una partita di Serie A. Ce la siamo giocata con tutti, non abbiamo paura di nessuno, lo abbiamo dimostrato già a Parma e Cagliari. Sono convinto che la squadra sia pronta per fare questa impresa”.

A Cagliari si è notata una consapevolezza maturata dalla squadra dopo le gare contro Parma e Perugia: la capacità di non affondare sempre e per forza, il che ha portato al pari senza rischi. “Sono processi di crescita che so che la squadra deve intraprendere – ha detto il tecnico amaranto – così è quando la squadra è nuova. Ogni giorno sono sempre più contento di essere qui perché conosco la squadra sempre meglio. Il processo di crescita è stato più veloce di quello che pensavo, certo, bisogna passare da alcuni sbagli, ma non ricordo di nessuno che ci ha messo sotto. Anche domani cercheremo di comandare“.

Sulla condizione dei singoli: Santander non è ancora pronto, abbiamo deciso di utilizzare la stessa linea utilizzata per Obi, senza correre rischi. Gli altri stanno tutti bene. Ricci in forma? Si allenano tutti come lui, è questa la grande fortuna. Sono 27 giocatori che mi mettono in difficoltà ogni giorno. La formazione potrei farla ad occhi chiusi e infatti nelle assenze non c’è mai il rimpianto di chi non gioca. Allenandosi così ci toglieremo tante soddisfazioni e cresceremo. Galabinov è tornato al Sant’Agata, ha fatto piacere rivederlo ma ci vorrà ancora tanto tempo. Se ne parlerà a gennaio e finora è fuori lista, aspetteremo e poi vedremo. Pensavo ci volesse più tempo per rivederlo ma lui ha grande voglia e un mese e mezzo ancora di allenamenti a parte”.

E sulla formazione, Inzaghi annuncia cambi: “quando ho preso Majer pensavo potesse fare la mezz’ala, poi ho capito che potesse anche fare il vertice basso. Lì abbiamo anche Crisetig, è difficile scegliere tra i due ma alla lunga potrebbero tornare a giocare insieme. La formazione di domani? Qualcosa potremmo anche cambiare rispetto a Cagliari, perché voglio provare tutti piano piano e poi ci sarà anche il turno infrasettimanale. Può essere che qualche novità ci sarà, anch’io non so bene ancora, domani avremo l’ultimo allenamento”.

Poi la chiosa finale sulla classifica: “se perdiamo domani le prime due si allontanano? Non me ne frega niente, non mi interessa la classifica, non voglio dire sempre le stesse cose. Cercheremo di fare più risultati possibili e ad aprile vedremo dove saremo e quante squadre avremo sotto di noi. Sognare non costa nulla. Pensiamo a domani, a una partita in cui ci sarei voluto essere anch’io“, conclude.

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