Le attiviste colpiscono ancora. Un gruppo di persone ha gettato infatti circa 8 chili di farina sull’auto – una Bmw m1 – dipinta da Andy Warhol nel 1979 e presente alla mostra (dal nome “Andy Warhol: La Pubblicità Della Forma”) alla Fabbrica del Vapore. Il mezzo era esposto per la prima volta a Milano e vale 10 milioni di euro. Sgomenti ovviamente gli organizzatori della mostra, che è sospesa per il momento. Le attiviste sono entrate alla Fabbrica del Vapore verso le 11, con dei sacchettini in tasca, e appena avvicinatesi alla macchina hanno lanciato la farina presente all’interno, imbrattando ovviamente la carrozzeria, dipinta dallo storico artista. L’iniziativa è a supporto della campagna Ultima generazione per denunciare l’allarme climatico.
Dopo il gesto, i protagonisti dello stesso si sono seduti a terra e hanno spiegato agli spettatori della mostra le motivazioni: “Le opere d’arte –ha detto Martina, una delle attiviste – sono state prese di mira per evidenziare l’ipocrisia valoriale della nostra società. Davvero ci indigniamo per la simulazione di un danneggiamento di opere d’arte mentre la distruzione oggettiva in atto delle opere della natura, degli ecosistemi e della nostra stessa vita ci lascia indifferenti? È necessario riconsiderare i nostri valori etici, emotivi e le nostre priorità”. Le ragazze sono state poi portate in questura dalle Forze dell’Ordine arrivate sul posto.
“La mostra è momentaneamente sospesa – ha detto invece all’Adnkronos Salvatore Lacagnina, produttore esecutivo della società Navigare – stiamo cercando di quantificare con esattezza i danni e come farla tornare esattamente come prima. Impossibile prevedere questa azione. Sono arrivati con i sacchetti in tasca, mica possiamo ispezionare ogni persona. Hanno polverizzato questi sacchetti di farina sull’auto. Ora la polizia li sta identificando, ma è chiaro che per i mille visitatori previsti oggi ci saranno dei problemi. Era la prima volta che veniva esposta a Milano. Siamo in contatto con la Germania. E’ un’auto che vale oltre 10 milioni di euro e non era sottovetro, c’erano delle protezioni, ma no, non si poteva prevedere un blitz del genere”. A corredo dell’articolo, nella gallery scorrevole, tutte le foto.
