Reggio, emergenza rifiuti: “chi di dovere si metta mano sulla coscienza”

StrettoWeb

imageTitleCome in un film dell’orrore degno del grande Dario Argento ecco che l’incubo e la paura si ripresentano puntuali, sotto forma di immondizia, la quale sommerge totalmente la nostra città, in modo particolare la periferia e Contrada Cafari ne è la prova provata. Le parole di indignazione non bastono più, sono sempre poche e si è in difficoltà persino a trovarne di nuove visto che ormai da mesi vengono ripetute di continuo“. Così ci scrive e ci invia la foto tramite l’App di StrettoWeb disponibile per iOS e Android un nostro lettore, Erasmo Villardita.

Reggio ne esce sconfitta ancora una volta – prosegue Erasmo -, ma chi ne paga le conseguenze sono i cittadini che sotto casa si ritrovano cumuli di spazzatura non raccolti per mesi e addirittura bruciati dal “furbo” di turno che non fa altro che creare danni su danni, ignorando che la combustione di rifiuti solidi urbani rilascia diossina, con pesanti rischi e conseguenze sulla salute umana. Il problema c’è ed ha colore ma sopratutto odore e quando le temperature sono quelle estive gli odori anzi i cattivi odori raddoppiano o magari si triplicano e mi viene difficile pensare ad una città turistica con questi presupposti, con i turisti costretti a fare le gincane tra i sacchetti di spazzatura che giorno dopo giorno si moltiplicano inesorabilmente occupando completamente le strade. Che chi di dovere si metta una mano sulla coscienza“.

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