Reggina-Benevento, disastro arbitrale: non solo il gol del 2-2, ci sono altri due episodi discutibili

Oggi al Granillo, praticamente, si è consumato un disastro arbitrale, ancor di più di quanto si possa pensare: ecco perché

StrettoWeb

Sono passate circa 6 ore, ma nell’ambiente amaranto la rabbia e le polemiche non si placano dopo il pari-beffa tra Reggina e Benevento. Al netto dello sfogo post-gara di Taibi, infatti, i social sono invasi di screen, commenti, analisi, frame di regolamenti. Oggi al Granillo, praticamente, si è consumato un disastro arbitrale, ancor di più di quanto si possa pensare. La società dello Stretto, infatti, si è arrabbiata, focalizzandosi molto sull’episodio del 2-2 relativo al fuorigioco di Capellini (avrebbero dovuto richiamare l’arbitro al Var, come accaduto a Palermo), ma in tutto ciò ci si è persi di vista altri due episodi altrettanto discutibili.

Il primo è quello che porta al gol dell’1-2. Nasce da un corner che in realtà corner non era. Rimpallo sulla linea Forte-Gagliolo: l’ultimo tocco è del primo (quindi rimessa dal fondo), ma viene segnalato invece al secondo. Dalla bandierina è così 2-1. Primo errore. Il secondo è quello sopracitato, con Capellini che “rinsavisce” e copre la visuale di tiro. Fuorigioco, ma non per la squadra arbitrale. Il terzo? I minuti di recupero. Sono 7 quelli assegnati, ma in realtà – tra baruffe e trucchetti per perdere tempo – si gioca meno della metà. Al 97′, però, per l’arbitro basta così. Giusto per completare l’opera.

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