Boccia, quando si fa propaganda sulle disgrazie: “l’Italia crolla come a Ischia e loro pensano al Ponte”

Sarebbe stato meglio, forse, almeno in questa fase, evitare di chiamare in causa, per un'opera diventata ormai ideologica per la Sinistra, una tragedia che piange diverse persone, accaduta soltanto poche ore fa

StrettoWeb

Si può fare ideologica anche sulle disgrazie? Si può fare propaganda, campagna elettorale, a poche ore da una tragedia che conta diversi morti? Evidentemente sì. Non ci si fa mai l’abitudine a stupirsi. Francesco Boccia è andato probabilmente un po’ oltre. “L’Italia cade a pezzi, è un colabrodo, necessita di manutenzioni ovunque e loro hanno anche il coraggio di parlare di Ponte sullo Stretto, ha detto il senatore Pd e responsabile Regioni e Enti locali della segreteria nazionale, nel corso della presentazione alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie del libro “Il dissenso al fascismo”, di Avagliano e Palmieri.

Sarebbe stato meglio, forse, almeno in questa fase, evitare di chiamare in causa, per un’opera diventata ormai ideologica per la Sinistra, una tragedia che piange diverse persone, accaduta soltanto poche ore fa. “La frana di Ischia – ha detto Boccia – è solo l’ultima tragedia causata da un abusivismo sfrenato e da un continuo ignorare i segnali di allarme che l’ambiente ci lancia sempre. La destra inizi a condividere in Parlamento un piano serio di messa in sicurezza del Paese. Noi ci siamo, lavoriamo tutti insieme per mettere in sicurezza l’Italia rispettando l’ambiente, combattendo insieme il consumo del suolo e facendo rispettare a tutti le regole”. Qualcuno dica a Boccia che l’abusivismo è tale proprio perché abusivo. Sul Ponte, ma è inutile dirlo a chi ragiona coi paraocchi, c’è ben poco di abusivo. Ci sono studi, pareri, di tecnici, esperti ed ingegneri.

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