Sanremo Giovani, chi è Fiat 131? Il cantautore di Cosenza con il nome d’arte ispirato al nonno

Fra gli artisti in gara a Sanremo Giovani ci sarà anche Fiat 131, cantautore cosentino con un particolare nome d'arte dedicato al nonno

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Tutto proto per la finalissima di Sanremo Giovani, il contest che questa sera andrà in onda su Rai 1 e darà la possibilità a 12 ragazzi di esibirsi al Festival 2023. Per la prima volta, ben 6 di loro (e non 3) potranno accedere alla categoria dei big, potendo competere con il resto dei cantanti in gara sul palco dell’Ariston dal 7 all’11 febbraio. La conduzione sarà affidata ad Amadeus che, insieme alla Commissione musicale del Festival, sceglierà i migliori.

Chi è Fiat 131

Fra i giovani artisti in gara ne è presente anche uno calabrese. Si tratta di Fiat 131, cantante classe 1993, originario di Cosenza, il cui vero nome è Alfredo Bruno. Fra i grandi nomi della musica dai quali prende ispirazione c’è Lucio Dalla, ha collaborato con Antonello Venditti per l’inedito “Per sentirsi meno soli” e ha partecipato ad Area Sanremo con il brano “Caramelle”, risultando fra i 4 vincitori. Quando ha saputo di essere stato inserito fra i partecipanti a Sanremo Giovani, il giovane cosentino ha pianto di gioia ricordando il nonno Alfredo, grande appassionato di Sanremo, al quale sognava di dedicare una canzone sul palco dell’Ariston.

Il suo nome d’arte è una dedica proprio all’amato nonno. Intervistato a Radio Deejay, il cantante ha spiegato che la Fiat 131 “era la macchina di mio nonno, quando ero bambino. Ascoltavo le videocassette in auto di mio nonno, ho voluto legare il mio nome a questo ricordo qua. Era color carta da zucchero. Ora non esiste più, è rimasta per anni in garage e poi nel 2006 è stata rottamata”.

Testo “Pupille” – Fiat 131

Ed io mi perdo ancora nelle tue pupille
ed i miei occhi nei tuoi occhi fanno le scintille

Dimmi cosa rimane
delle notti passate in un letto
a fare l’amore

Dimmi cosa rimane
a parte questo silenzio
e tutte quelle parole
che dentro di noi
non trovano un senso

Sento ancora il bisogno
di tenerti vicino,
nonostante i miei mille difetti
se sbaglio mi tieni la mano
per resistere insieme
sotto ogni temporale
e imparare che se lo vogliamo davvero
possiamo cambiare

Ed io mi perdo ancora nelle tue pupille
ed i miei occhi nei tuoi occhi fanno le scintille
Restiamo a gravitare
in queste centomila stelle
coi segni dei miei morsi
fermi lì sulla tua pelle

E te lo dico da sempre
che non mi serve niente

Dimmi cosa rimane
oltre al nostro riflesso
in uno stupido specchio
a guardarci nascosti
perché non abbiamo il coraggio
di guardarci negli occhi

Sento ancora il bisogno
di tenerti vicino,
condividere con te
paure ed errori
su un solo cuscino

per resistere insieme
sotto ogni temporale
e imparare che se lo vogliamo davvero
possiamo cambiare

Ed io mi perdo ancora nelle tue pupille
ed i miei occhi nei tuoi occhi fanno le scintille
Restiamo a gravitare
in queste centomila stelle
coi segni dei miei morsi
fermi lì sulla tua pelle

E te lo dico da sempre
che non mi serve niente
perché mi sai ascoltare
e sai dare importanza
alle piccole cose

Ed io mi perdo ancora nelle tue pupille
ed i miei occhi nei tuoi occhi fanno le scintille
Restiamo a gravitare
in queste centomila stelle
coi segni dei miei morsi
fermi lì sulla tua pelle

E non mi serve niente
perché mi sai ascoltare
e sai dare importanza
alle piccole cose

Ed io mi perdo ancora nelle tue pupille
ed i miei occhi nei tuoi occhi fanno le scintille

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