Plusvalenze Juventus, Procura FIGC chiede la revocazione della sentenza: a rischio club di A, B e C

Chiesta la revocazione parziale della sentenza che aveva assolto la Juventus e altri 10 club nel processo plusvalenze

StrettoWeb

Importanti novità riguardanti il caso plusvalenze che interessano la Juventus e non solo. La procura federale, ai sensi dell’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva, ha chiesto la revocazione parziale della sentenza con la quale la Corte Federale di Appelo, lo scorso maggio, aveva assolto i bianconeri e altri 10 club coinvolti nel processo sulle plusvalenze.

Secondo quanto si legge su “La Gazzetta dello Sport”, la procura guidata da Giuseppe Chinè potrebbe aver rinvenuto nuovi elementi in grado di far riaprire il caso. La Corte avrà 30 giorni di tempo per convocare l’udienza in cui la Procura chiederà nuove sanzioni non solo nei confronti della Juventus, ma anche degli altri club coinvolti nel primo processo riguardante presunte plusvalenze fittizie nelle operazioni con i bianconeri.

Delle società assolte il 17 maggio (Juventus, Napoli, Samp, Genoa, Pro Vercelli, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) solo la posizione del Napoli non è in discussione. Il motivo riguarda la natura dell’operazione contestata, quella relativa all’acquisto di Osimhen, nella quale la Juventus non è coinvolta. Nel mirino anche 52 dirigenti delle stesse società.

Il comunicato della FIGC

La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica che il Procuratore Federale, esaminati i documenti e gli atti istruttori dell’indagine penale ‘Prisma’ trasmessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, ha proposto, ai sensi dell’art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC, ricorso per revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello a Sezioni Unite n. 89 del 27 maggio 2022, nei confronti delle società FC Juventus SpA, UC Sampdoria, FC Pro Vercelli 1892 Srl, Genoa CFC SpA, Parma Calcio 1913 Srl, Pisa Sporting Club Srl, Empoli FC SpA, Novara Calcio SpA, Delfino Pescara 1936 SpA e di 52 dirigenti delle medesime società sportive, chiedendone la condanna alle sanzioni che verranno rispettivamente richieste nel corso dell’udienza di discussione del ricorso di fronte alla Corte Federale di Appello“.

Il comunicato della Juventus

Non si è fatta attendere la nota della Juventus che comunica “di aver ricevuto questa sera, unitamente ad altre 8 società di calcio italiane e relativi soggetti apicali all’epoca dei fatti, dalla Procura Federale presso la F.I.G.C. una “impugnazione per revocazione parziale, ex art. 63, del C.G.S., della decisione della Corte Federale di Appello, Sezioni Unite, n. 0089/CFA-2021-2022 del 27 maggio 2022, divenuta definitiva”. Con la decisione impugnata la Corte Federale di Appello aveva rigettato il reclamo proposto dalla Procura Federale avverso la decisione del Tribunale Federale Nazionale che, a sua volta, aveva prosciolto Juventus e gli altri soggetti deferiti per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare in ordine alla valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze. La Società potrà articolare le proprie difese nei termini previsti dal codice, confidando di poter ulteriormente dimostrare la correttezza del proprio operato, l’assenza di elementi nuovi sopravvenuti rilevanti per il giudizio rispetto alla decisione della Corte Federale di Appello e la carenza dei presupposti dell’impugnazione proposta“.

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