E’ quel periodo? Sì, è quel periodo. Quel periodo là in cui si fanno nomi, si lanciano rumors o vere e proprie bombe. In estate, di solito, accade a giugno, per cominciare poi a luglio e agosto con le trattative vere e proprie. A gennaio, invece, il calciomercato dura un mese e di tempo per “gigioneggiare” ce n’è decisamente meno. E in casa Reggina? Beh, in casa Reggina di nomi ne sono stati fatti veramente tanti, già a inizio dicembre a dir la verità, ma a maggior ragione adesso, dopo l’ultimo match vittorioso di Ascoli. La società ha sempre ribadito che avrebbe aspettato il giro di boa per cominciare a parlarne, è questo il momento. La squadra ha staccato qualche giorno, tecnico e calciatori sono in giro per il mondo a godersi il Capodanno e, nel frattempo, impazzano le notizie. Non staremo qui a fare un elenco di nomi tanto per riempire pagine o per far vedere che la Reggina “si sta muovendo”. Non ha senso, non adesso. E’, questa, una fase preliminare in cui capire come fare, sondare il terreno, tenere aperte tante piste. Anni fa Taibi disse che un Ds è in costante movimento tutto l’anno e che di calciatori ne vaglia a centinaia, ma la maggior parte delle volte per chiedere informazioni e basta. Su pochi, poi, si concentra la trattativa vera e propria.
L’ex portiere, dopo Ascoli, ha detto che avrebbe parlato con Inzaghi per capire cosa fare e dove, eventualmente, intervenire. Con un obiettivo: “fare meno danni possibili”. Sì, perché gli equilibri nel calcio sono sottilissimi, quasi impercettibili. E lo sono ancor di più per la squadra amaranto, la cui forza quest’anno è il gruppo, più del singolo. Per questo, dunque, deve essere ritoccato il meno possibile. La rivoluzione, a gennaio, spetta a chi è in condizioni di difficoltà, come nelle ultime due occasioni proprio per il club dello Stretto. Questa volta, invece, occorre operare con logica, lucidità, calma e saggezza. Le idee sono chiare da tempo, ma a queste bisogna aggiungere situazioni non totalmente dipendenti dalla stessa società, come la volontà di un calciatore a trasferirsi, sia in entrata che in uscita, la lista Over da rispettare, le condizioni fisiche di qualcuno. In casa amaranto, più che sui nomi, sarebbe corretto soffermarsi su ruoli e identikit, partendo da un assunto: la rosa attuale. La riproponiamo qui di seguito, con tanto di scadenze contrattuali, differenza tra Under e Over e numero completo dei componenti. Successivamente, dopo l’elenco, tutte le riflessioni del caso.
Rosa Reggina 2022/23: l’elenco completo
PORTIERI
- Colombi Simone (2025)
- Ravaglia Federico (prestito)
- Aglietti Tommaso (pluriennale non specificato)
DIFENSORI
- Cionek Thiago (2023)
- Camporese Michele (2025)
- Dutu Eduard (prestito)
- Gagliolo Riccardo (2024)
- Loiacono Giuseppe (2024)
CENTROCAMPISTI
- Agostinelli Vittorio (prestito)
- Crisetig Lorenzo (2024)
- Lombardi Alessandro (2025)
- Obi Joel (2025)
- Fabbian Giovanni (prestito)
- Majer Zan (2024)
- Hernani (prestito)
ESTERNI
- Giraudo Federico (2025)
- Liotti Daniele (2024)
- Pierozzi Niccolò (prestito)
- Di Chiara Gianluca (2025)
- Bouah Devid Eugene (pluriennale non specificato)
ALI E TREQUARTISTI
- Rivas Rigoberto (2025)
- Ricci Federico (2024)
- Canotto Luigi (prestito con obbligo di riscatto, 2024)
- Cicerelli Emanuele (prestito con obbligo di riscatto)
ATTACCANTI
- Galabinov Andrey (2024)
- Menez Jeremy (2023)
- Gori Gabriele (prestito, 2023)
- Santander Federico (2024)
TOTALE CALCIATORI: 28, di cui 9 Under e 19 Over (limite di 18)
LEGENDA
- In VERDE i giocatori Under
Calciomercato Reggina, le prime riflessioni
Quest’anno Inzaghi ha avuto una fortuna, che forse è anche merito suo: ci sono stati (facciamo gli scongiuri per il prosieguo) pochissimi infortunati e altrettanto poche assenze per squalifica. Questo, però, ha anche significato poche rotazioni e poco spazio per tanti, che il campo non l’hanno visto, marcando sempre di più quella differenza tra titolari e seconde linee. Sono proprio loro i primi da cui partiranno le riflessioni. Due sono praticamente quasi certi di partire, tornando alla società di appartenenza: Dutu e Agostinelli. A loro si aggiungono poi elementi di proprietà che potrebbero partire in prestito (Bouah e Lombardi). Infine, ci sono quelle posizioni “incerte”, di gente che lo spazio lo ha avuto, potrebbe averlo ancora, non è bocciato, ma in caso di mercato potrebbe partire, ad esempio capitan Loiacono o Ricci. Tutte operazioni, queste, che vanno nell’ottica di un miglioramento in termini qualitativi, rimpiazzati quindi da gente con più esperienza. Finita? No. Ci sono da considerare, ad oggi, alcuni ruoli “delicati”, che impongono, ad entrata, una uscita. E’ il caso, soprattutto, del portiere, che vedrebbe il ritorno di Ravaglia al Bologna in caso di un nuovo arrivo di un suo collega. Le posizioni sospese, poi, sono quelle di Santander, Obi e Galabinov. Rispetto a questi ultimi due, però, col primo si sono già intensificati certi discorsi: la società ha pubblicamente affermato che si sarebbe aspettata di più da lui, frenato da problemi fisici, e gli ha chiesto di provare a sondare il terreno intorno a lui per un’eventuale nuova squadra, al netto però di un contratto “pesante”. Questo però, ad oggi, non significa partenza o cessione sicura, sempre per le valutazioni di cui sopra.
Tutto ciò, però, apre a delle forti riflessioni: non partiranno ovviamente tutti ma, se anche a 4-5 partenze corrispondessero altrettanti arrivi, significherebbe aver messo in atto una decina di operazioni, un numero consistente per un mercato di gennaio di una seconda classificata che non deve “fare danni”. Di certo, più che sul nome, come detto prima, è interessante concentrarsi sui ruoli in entrata e sull’identikit. Chiaro come la primissima priorità, a prescindere da ogni scelta, sia in porta. Chiaro anche l’obiettivo: un estremo difensore esperto, con una consistente presenza in Serie A e anche su ottimi livelli, magari strizzando già un occhio al prossimo anno, quindi un nome già pronto per l’eventuale Serie A. Dopodiché, all’uscita di almeno un centrale (Dutu), dovrà corrispondere un’entrata. Magari sempre Under, in questo ruolo, con la possibilità che possa essere impiegato anche a destra, come Loiacono o Cionek. Questo soprattutto nel caso in cui dovesse partire Bouah, a meno che non si vada a cercare un vero e proprio terzino a tutta fascia in stile Pierozzi. In mezzo, se parte almeno uno tra Lombardi e Obi (o addirittura entrambi), servirà un altro rimpiazzo, mentre davanti la riflessione è più complessa. A livello numerico, la Reggina sarebbe a posto, ma resta da capire la situazione Santander e soprattutto quando e come tornerà Galabinov che, se integro – non dimentichiamolo – equivale a un nuovo acquisto. Se la Reggina non dovesse “fidarsi”, andrebbe ad affondare su un altro centravanti, a patto che almeno uno dei due parta, anche perché entrambi Over (e ad oggi il bulgaro è fuorilista). In caso contrario, lo sforzo potrebbe essere effettuato per un’ala destra che si alterni con Canotto.
Insomma, ad oggi tutto e niente. Tanti nomi, tanti sondaggi, zero affondi. Ci sono le idee chiare sulla volontà di migliorare la rosa – anche perché tutte lo faranno e la seconda posizione ovviamente impone di “restare sul pezzo” – ma ancora non è completamente definito come, sempre per quella paura di operare troppo e rompere gli equilibri. Dovremo abituarci ancora alla solita selva di nomi, che si appianerà solo dopo le prime ufficializzazioni e le prime dichiarazioni dei diretti interessati, in primis Taibi. Ma è il gioco del mercato e in fondo ai tifosi piace pure.