L’epica della Pallacanestro Viola: la Sicilia nel destino e il canto delle sirene di mercato

Il destino della Viola passa dalla Sicilia: Palermo e Ragusa gli scogli in campionato, occhio alle sirene di mercato da Trapani che ammaliano capitan Renzi

StrettoWeb

Fin dall’inizio dei tempi, le acque dello Stretto di Messina sono culla di miti e leggende in grado di ispirare la fantasia di scrittori, artisti e poeti. Imprese che possono essere traslate anche alla letteratura sportiva moderna, con un futuro ancora in divenire. Del resto, nell’epica sportiva, esistono capitani, eroi, strateghi e lunghi viaggi in gironi (Lombardo-Veneto-infernali) per superare prove e giungere alla salvezza.

Lo sa bene la Pallacanestro Viola, vicina al giro di boa di una stagione inizia male, raddrizzata nella tempesta che forse non del tutto ancora alle spalle. La società ha scelto il silenzio, affidandosi all’esperienza di un timoniere esperto come coach Bolignano che già due anni fa seppe evitare la deriva in un’annata in cui, ogni viaggio lontano da casa coincideva con un’amara disfatta. Quest’anno il copione è stato lo stesso fino alla 14ª Giornata, quella di ieri sera, in cui la trasferta di Palermo, la prima a distanze ragionevoli, è coincisa con una vittoria.

Sbloccatosi on the road, l’equipaggio neroarancio è salito a quota 8 punti, staccandosi dall’ultimo posto occupato proprio da Palermo. La Sicilia sarà ancora nel destino della Pallacanestro Viola. Domenica, Ragusa farà tappa al PalaCalafiore, fortino da difendere in uno scontro diretto che mette in palio punti importanti per provare chiamarsi fuori dagli insidiosi mulinelli della bassa classifica. Ricordiamo che le ultime 4 scenderanno nella serie inferiore, le prime 4 accederanno ai Playoff, tutte le altre giocheranno una sorta di mostruoso playout dal quale solo la metà vincente resterà in B, l’altra metà perderà una categoria.

La Viola non può più sbagliare, quantomeno negli scontri diretti. La classifica raccoglie 10 squadre nello spazio di 8 punti, dal 7° posto di Lumezzane a 14 (sconfitta dalla Viola) all’ultimo occupato da Palermo con 6. I neroarancio coabitano con Bergamo (battuta al PalaCalafiore) e Ragusa, prossima avversaria. Una vittoria permetterebbe non solo di scalare una posizione, ma anche di ridurre il distacco da un’altra siciliana, Capo d’Orlando (attualmente a +4 con lo scontro diretto vinto) che occupa la prima posizione utile ad evitare la retrocessione, leggasi ‘obiettivo minimo’.

Il resto dipenderà dal rendimento in campo: è chiaro che finire nella metà alta della classifica significherebbe avere il prezioso fattore campo nell’eventuale ultima partita della serie, un colpo in più da sparare nel duello all’ultima gara. Per farlo, sarà banale scriverlo, ma in questo girone è tutt’altro che banale farlo, servono le vittorie. Nelle difficoltà la Viola si è aggrappata all’esperienza e al talento del suo capitano, Andrea Renzi da 22 punti e 8 rimbalzi di media a partita.

Genoano d’origine, con 16 stagioni alle spalle e 26 presenze in azzurro, il capitano sa bene come mantenere la rotta anche fra le acque impervie. Eppure, proprio il mare della Sicilia potrebbe portarlo a naufragare verso altri lidi. Di questi ultimi giorni le sirene ammaliatrici, quelle del mercato, che arrivano dalla sua Trapani: la città che lo ha accolto dal 2013 al 2021, nella quale si è sposato, nella quale ha un’attività con la moglie, nella quale ha giocato 250 partite sfiorando i 4000 punti. Questione di cuore, ma non solo, anche di categoria: una Serie A2 alla quale appartiene per blasone, palmares e caratura.

Due gli anni di contratto firmati in estate con la Viola. Ricco il buyout che servirà per strapparlo ai reggini. Complicato il piano per sostituirlo fra tempistiche e alternative ristrette (nuova magia del GM Barrile?). I tifosi proveranno a legarlo al canestro del PalaCalafiore e a fornirgli i famosi tappi utilizzati da Ulisse per non fargli ascoltare le dolci parole in arrivo dalla Sicilia, o tutt’al più a sovrastarle con i cori urlati sulla scala decibel di Tommaso Buffon. La stagione della Pallacanestro Viola vive un momento delicato e importante: l’ennesima pagina, ci si augura, di un intramontabile mito.

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