Dito medio nella foto con Salvini, Avis condanna ma il leader della Lega interviene a difesa del medico

Matteo Salvini interviene sulla polemica riguardante il dito medio del medico nella foto postata sui social, diventata virale negli ultimi giorni: il leader della Lega chiede che non venga preso nessun provvedimento verso il sanitario Avis

StrettoWeb

Negli ultimi giorni è diventata virale una particolare foto postata da Matteo Salvini, ma questa volta il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è solo ‘co-protagonista’. A rubare la scena è stato infatti un insospettabile medico che, posto in secondo piano, alla destra del leader della Lega, sembra mostrare il dito medio durante la foto effettuata dopo che Salvini ha donato il sangue all’Avis.

Un gesto diventato ben presto virale, capace di scatenare una forte polemica che ha costretto la stessa Avis di Milano a prendere una posizione. Sergio Casartelli, Direttore Generale di Avis Milano, ha dichiarato: “non sono social per scelta, ho visto diversi post relativi al medico e al dito a Salvini, ho dovuto, in qualità di Direttore Generale di AVIS Milano. Non mi hanno appassionato, e non hanno certo aiutato a migliorare la cultura del dono del sangue in Italia che è particolarmente bassa. Altrimenti perché dovremmo procedere con appelli periodici per la carenza sangue o l’Italia acquistare all’estero oltre il 30% del plasma per produrre emoderivati salvavita? Una vergogna.

Perché tutto questo quando potrebbero essere donatori il 50% della popolazione? Perché così tante parole versate in luogo di tante gocce di sangue donate per chi soffre? Il medico si assumerà la responsabilità del proprio gesto, inqualificabile, AVIS Milano farà la propria parte, e tutti coloro che si sono consumati alla vicenda saranno altrettanto puntuali nel consumare un po’ del loro sangue?

Noi li accoglieremo a braccia aperte, anche la signora Lucarelli se lo vorrà, come abbiamo sempre accolto Salvini, da quando accompagnava il papà a donare e poi dai 18 anni per 88 volte, come accogliamo tutti i nostri donatori, indipendentemente dal credo religioso, dal colore politico, dalla razza e da qualsiasi altro carattere distintivo, sapendo quanto il loro gesto varrà per una vita.

Chiedo scusa per questo intervento e garantisco il silenzio sostituendolo con l’impegno a migliorare il rispetto verso ogni volontario donatore e migliorare la speranza di vita ai nostri malati.

Grazie, Sergio”.

Lo stesso Matteo Salvini è intervenuto sulle proprie pagine social commentando la vicenda e, riferendosi al comunicato del direttore generale di Avis Milano, in particolare alle “responsabilità del medico”, ha dichiarato: “non serve nessun provvedimento nei confronti del sanitario Avis, che svolge un lavoro fondamentale con tutti i suoi colleghi e i volontari. Spero che queste inutili polemiche servano ad avvicinare qualcuno al dono del sangue, e che alle tante (troppe) parole seguano altrettante (mai troppe) donazioni per aiutare qualcuno che soffre.
A presto, sempre in Avis“.

Condividi