Reggina, Saladini e Cardona su mercato e stadio: “non pensiamo a ora, ma al 2033-2034”

Le parole del Presidente Cardona e del patron Saladini su stadio e mercato

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Nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo responsabile del settore giovanile della Reggina Giuseppe Geria, presenti al tavolo anche il patron Saladini e il Presidente Cardona, a cui è stato chiesto della questione stadio e della questione mercato: “abbiamo raggiunto molti obiettivi – ha detto Saladini – Io sono uno ambizioso, al quale piace sognare. Ho cercato e sto cercando di costruire questo qui alla Reggina. Abbiamo salvato la società a giugno, abbiamo istituito il miglior CdA, abbiamo portato Inzaghi, abbiamo fatto la ristrutturazione del debito, oggi stiamo presentando Geria. Fin qua abbiamo fatto tantissimo. Ancora vogliamo fare, ancora voglio fare, costruendo una Reggina sana. Dobbiamo farlo con l’attenzione e la responsabilità di un territorio che deve avere la nostra stessa ambizione, il nostro stesso sogno. Vogliamo costruire un club non da Serie A, ma di Serie A, che arrivi in Serie A quando è giusto”.

Poi Cardona: “è andata molto bene la riconversione del debito, questo significa studiare le carte, iniziare a fare delle progettazioni. Per questo stiamo correndo e abbiamo iniziato forzatamente. Al ds Taibi abbiamo detto di andare in giro in giacca per metter la classifica nel taschino. Non è vero che la Reggina non può fare mercato, ma lo fa con regole, con sostenibilità, trasparenza. Siamo secondi, guardate che sta succedendo a Genova e Terni? L’Ad della Spal ci diceva che erano loro da terzultimi a doversi preoccupare. Questa società non guarda alla stagione 2023-2024 ma alla stagione 2033-2034. Il mercato c’è, è aperto fino al 31 gennaio. Il ds ha ampio mandato, nell’equilibrio economico. Deluso dai numeri allo stadio? No. Non abbiamo l’ansia di vedere tanta gente, ma quella di lavorare bene, di creare un sistema sostenibile”.

E sullo stadio sempre Cardona: “stiamo lavorando molto. Gli imprenditori Ferraro e Saladini, che si stanno cimentando, sono calabresi e conoscono il territorio. La gente viene o non viene, ma noi offriamo un buon spettacolo. Noi facciamo il nostro, piano piano. Siamo consapevoli che dobbiamo lavorare di più, ma non solo tecnicamente, ma nell’organizzazione generale della Reggina. Geria entra perché noi vogliamo essere attrattivi anche per le famiglie. Questa società vuole andare oltre la partita”.

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