Reggio Calabria: dopo 4 mesi dalle politiche il Comune non ha ancora pagato presidenti e scrutatori

Reggio Calabria: il comune non ha ancora pagato presidenti e scrutatori creando enorme malcontento tra coloro che hanno lavorato per il buon funzionamento del seggio

StrettoWeb

Dopo 4 mesi dalle elezioni politiche, il Comune di Reggio Calabria non ha ancora pagato le spettanze a presidenti di seggio e scrutatori. Ad ogni elezione i ritardi si fanno sempre più pesanti creando enorme malcontento. Tra l’altro, negli anni, è sempre più difficile trovare persone che ricoprano questi ruoli che sono fondamentali per il funzionamento del voto e per la democrazia in generale. Analizziamo le cause di un problema da risolvere al più presto. Innanzitutto un problema di soldi. Un Presidente di seggio viene pagato intorno ai 150/180 euro (al di là dei ritardi di cui parlavamo all’inizio dell’articolo) per lavorare due-tre giorni, talvolta notte compresa e anche il lunedì, se sono accorpati più elezioni. Una cifra bassa alla luce della delicatezza del ruolo che può comportare anche ripercussioni penali. Ancora di meno guadagna uno scrutatore.

Non secondario un problema di organizzazione: le liste dei Presidenti di seggio, depositate in Corte d’Appello, non vengono aggiornate da tempo, addirittura qualcuno non riceve l’incarico, per varie inefficienze, o abita direttamente fuori città. Però all’ufficio elettorale comunale risultano incaricati e quindi si crea un vuoto di ruolo talvolta di decine di presidenti o scrutatori.

In questa situazione caotica qualche “benpensante” di turno cerca di “sfruttare” l’occasione inserendo qualche presidente “amico” proprio nel momento in cui rischia di rimanere il seggio chiuso. Questo, ad esempio, è quanto successo a Reggio Calabria alle ultime elezioni comunali dove hanno “votato anche i morti” e da cui è scaturita un’indagine della Procura della Repubblica che ha portato anche ad arresti. Insomma, serve un metodo nuovo per “procacciare” gente competente e motivata a gestire una situazione complessa come un seggio elettorale.

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