Calci, testate, minacce, pugni: maxi rissa in partita tra ragazzini in Sicilia, intervengono i Carabinieri

A raccontare l'episodio in un lunghissimo post Facebook è proprio la squadra di casa, che ha definito quanto accaduto "qualcosa di vergognoso, indecoroso e sgradevole

StrettoWeb

Purtroppo non è la prima volta, ma è accaduto di nuovo. Il riferimento è alla maxi rissa nel corso della partita di Allievi Regionali Under 17 in Sicilia tra Sporting Termini e Fincantieri, al Comunale Campofelice di Roccella, a Palermo. A raccontare l’episodio in un lunghissimo post Facebook è proprio la squadra di casa, che ha definito quanto accaduto “qualcosa di vergognoso, indecoroso e sgradevole”. “Partita maschia e combattuta fin dall’inizio che dopo 10 minuti – si legge – ha visto il mister della Fincantieri sostituire un proprio giocatore reo di una TESTATA a palla ferma ad un giocatore dello Sporting… Esemplare la scelta del mister…. Fincantieri che va in vantaggio nel corso del primo tempo, fin qui tutto tranquillo.. Secondo tempo che inizia nella falsa riga del primo partita maschia, dura e combattuta, Continue proteste verso il direttore di gara per qualche decisione da parte della Fincantieri ma, anche da parte del pubblico una trentina di persone (tutti genitori padri, madre e nonni dei giovani della squadra ospite). FINORA tutto normale…. Una rovesciata in gioco pericoloso in piena aerea di un calciatore della Fincantieri che al posto della palla prende in pieno volto di un giocatore dello Sporting, la successiva espulsione del giocatore fa cambiare tutta la partita..”, continua il post.

“Nervosismo per essere rimasti in dieci, la pressione calcistica dei ragazzi dello Sporting alla ricerca del pareggio vista la superiorità numerica hanno cominciato a portare episodi di violenza sia verbale che fisica fino all’episodio che ha visto dell’incredibile… Ennesimo calcio d’angolo dello Sporting ed ennesima mischia in area… Spintoni e minacce di ogni tipo che portano ad un ennesimo cartellino rosso che porta a scene di ordinaria follia… I ragazzi dello Sporting Termini aggrediti con pugni, calci e pestati a terra con violenza inaudita inspiegabile ragazzi che sembravano animali impazziti…. In tutto ciò anche l’invasione di campo da parte dei genitori (padri e madri) che hanno inveito e strattonato anche l’arbitro che aveva sospeso la partita. Una sola definizione VERGOGNA… In un attimo ed in pochi secondi il putiferio una cosa che non si può spiegare visto anche che la squadra era pure in vantaggio 1 a 0, l’intervento 20 minuti dopo di due pattuglie dei carabinieri hanno portato alla calma ed i giocatori dello Sporting hanno potuto raggiungere lo spogliatoio. Atti di vandalismo e violenza anche nello spogliatoio ospite dove è stato sradicato un rubinetto e buttato nel gabinetto…. Ferma condanna a questi episodi di violenza che non fanno parte della nostra cultura calcistica soprattutto quando si parla di giovani…. Abbiamo refertato i giocatori che hanno subito danni fisici e sia come società che qualche genitore personalmente sta pensando di addire per le vie legali…. Danni fisici ma anche morali… Adesso aspettiamo con fiducia il referto arbitrale e le decisioni della giustizia sportiva. Questo non è calcio ma ANTI-calcio.. Speriamo sia stato solo un episodio. Il calcio giovanile ieri HA PERSO DI NUOVO…”.

Risponde al post anche la Fincantieri, con un aggiornamento Facebook: “condanniamo fermamente qualsiasi gesto violento, siamo consapevoli che i valori dello sport sono ben altri. I fatti avvenuti vanno però ricostruiti minuziosamente e non via social. I responsabili, dall’una e dall’altra parte, dovranno pagarne le conseguenze, ma solo quando appunto le responsabilità saranno individuate grazie anche al contributo determinante del referto arbitrale. Ci dispiace avere visto una comunicazione, a nostro avviso scomposta, fatta tra l’altro via social, da parte della consorella. Ci riserviamo quindi di approfondire l’accaduto anche con un supporto legale e di agire di conseguenza: non ci sottraiamo ad eventuali nostre responsabilità, ma siamo pronti a tutelarci in tutte le sedi opportune”.

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