Paola Egonu, razzismo e sex fluid: ma in Turchia preferisce uno stipendio da regina ai diritti

Paola Egonu proporrà un monologo sul razzismo e i diritti a Sanremo 2023: ma ha scelto di giocare in Turchia, con un super stipendio, nonostante le tante libertà negate

StrettoWeb

L’Italia è un Paese razzista che però sta migliorando, non sono tutti razzisti o tutti cattivi. Non voglio fare la parte della vittima ma dire le cose come stanno. Nel mio monologo mi racconto e quindi parlerò anche di questo. Sono emozionatissima“. Firmato Paola Egonu. Dichiarazioni forti, come le sue schiacciate, quelle rilasciate durante la conferenza stampa che anticipa la 3ª serata di Sanremo 2023.

La pallavolista italiana sarà co-conduttrice al fianco di Amadeus e Gianni Morandi e si metterà in tasca un compenso di ben 25.000 euro. Sul palco dell’Ariston porterà un monologo sul razzismo sulla scia della recente intervista rilasciata a Vanity Fair. “Capita che mia mamma chieda un caffè al bar e glielo servano freddo, che in banca lascino entrare la sua amica bianca ma non lei. – ha dichiarato – I miei genitori ci hanno insegnato a non mettere le mani i borsa dentro a un negozio per evitare di essere accusati di furto. Ancora oggi, se ho il cellulare in tasca e devo mandare un messaggio, aspetto di uscire“.

Si è definita “nera, immigrata, donna e sessualmente fluida“, sottolineando come il suo orientamento sessuale non sia omosessuale, seppur in passato sia stata fidanzata con la collega Katarzyna Skorupa, mentre attualmente è tornata single dopo un flirt con il pallavolista Michal Filip. Insomma, una donna che non ha paura di difendere ciò in cui crede, pronta a battersi per i diritti di tutti e per la libertà di esprimere se stessi in ogni forma.

Lo scorso ottobre, al termine degli Europei di Volley, fece molto discutere il suo addio alla Nazionale. “Mi hanno chiesto anche se sono italiana. Questa è la mia ultima partita in Nazionale, sono stanca“, disse fra il nervosismo della sconfitta e un’imminente crisi di pianto. Tutti si schierarono, comprensibilmente, al suo fianco, sottolineando come le parole fuori luogo di una persona non rappresentassero il pensiero dei tantissimi italiani che la stimano.

Lei, di tutta risposta, decise di scegliere la Turchia. Dopo aver dominato a Conegliano, con un contratto stimato da “La Gazzetta dello Sport” di 400.000 euro, ha scelto di accettare la corte del VakifBank Club che sembra abbia messo sul piatto un contratto da 1 milione di euro. Sportivamente ed economicamente la scelta non può che essere condivisibile, ma dal punto di vista delle libertà personali la Turchia non è esattamente il posto più tranquillo in cui affermare di essere “sessualmente fluida“.

Facciamo qualche esempio. I tifosi turchi inneggiano a Putin durante la gara contro il Kyiv. I sostenitori del presidente-dittatore Erdogan hanno mosso una vera e propria repressione contro chi si batte per i diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, la laicità, l’aborto e il razzismo. Lo stesso Erdogan definisce “degenerazione” tutto ciò che ha a che fare con il movimento LGBTQI+. Chiedetelo ad Hande Kader, icona arcobaleno turca, ritrovata mutilata e carbonizzata sul ciglio della strada dopo essere misteriosamente scomparsa nel nulla.

Enes Kanter, ex giocatore NBA di origine turca, non può più mettere piede nel suo Paese. Il motivo? Ha denunciato apertamente i soprusi del regime di Erdogan che, a sua volta, lo ha accusato di supportare il golpe organizzato da Fethullah Gulen, emettendo un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. Nel caso in cui venisse catturato, viste le accuse mosse a suo carico, rischierebbe addirittura la vita. La sua famiglia è stata costretta a disconoscerlo per non subire la stessa fine.

Strano che Paola Egonu abbia scelto di giocare in Turchia, integrandosi a Istanbul senza grossi problemi, nonostante i soprusi e le libertà negate, giornalmente, dal regime. Oggi però ci racconterà di quanto l’Italia sia un Paese razzista, seppur in via di miglioramento. Lo stesso Paese che le ha dato i natali (è nata a Cittadella da genitori nigeriani), l’ha fatta diventare la giocatrice più forte al Mondo, la paga per presenziare in mondovisione a Saremo 2023 e recitare un monologo su razzismo e diritti. Perchè nell’Italia razzista sei pagato per parlare, non paghi per aver aver avuto il coraggio di parlare.

Blanco, Gianni Morandi, Amadeus e sua moglie Giovanna. E quella faccia tosta di Benigni

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