Reggio, flash mob sulla scalinata del Cilea per combattere i pregiudizi sull’epilessia | FOTO e INTERVISTA

“Non mi chiamo epilettico” è un progetto ideato dalla Dott.ssa Antonia Sapone, che si trasforma in arte attraverso un flash mob, contro i pregiudizi sulle persone con epilessia

  • flash mob epilessia
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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Si è svolto poco fa, in occasione della Giornata Internazionale dell’Epilessia, un flash mob lungo le scalinate del Teatro Cilea a Reggio Calabria. “Non mi chiamo epilettico” è un progetto ideato dalla dott.ssa Antonia Sapone, che si trasforma in arte attraverso un flash mob, contro i pregiudizi sulle persone con epilessia, grazie all’artisticità della prof.ssa Cutrupi che, con le sue allieve del “Centro Studio Danza”, diventa promotore e sostenitore dell’ennesima causa sociale contro i pregiudizi e l’emarginazione. La Giornata internazionale dell’epilessia è un evento speciale che promuove la consapevolezza dell’epilessia in più di 130 paesi ogni anno. Ogni anno, le persone si uniscono per riconoscere ed evidenziare i problemi affrontati dalle persone con epilessia, dalle loro famiglie e dai loro assistenti.

“Questa patologia si può verificare in tutte le età, con due maggiori picchi di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato – nell’età più avanzata. Attualmente si calcola, infatti, che in Italia ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di Epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni”, afferma la dott.ssa Sapone. “L’Epilessia è una malattia cronica che impatta certamente sulla vita quotidiana di chi ne soffre, anche nei rapporti con le persone, i compagni, i colleghi. Sebbene la strada da percorrere sia ancora lunga, molti passi avanti sono stati fatti, ma bisogna non arrendersi alla propria condizione e ad affrontare la vita con coraggio in ogni ambito sociale”, conclude.

Reggio Calabria, flash mob per combattere i pregiudizi sull’epilessia | VIDEO

Giornata internazionale dell’epilessia, le parole di Antonia Sapone | VIDEO

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