Capo d’Orlando, convegno sulla giornata nazionale del braille: “la scuola centro nevralgico per una completa integrazione” | INTERVISTE

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Messina ha organizzato presso il teatro di Furriolo dell’IC 2 Giovanni Paolo II di Capo D’Orlando, un incontro seminario in occasione della Giornata Nazionale del Braille

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L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Messina ha organizzato presso il teatro di Furriolo dell’Istituto Scolastico Comprensivo 2 Giovanni Paolo II di Capo D’Orlando, un incontro seminario in occasione della Giornata Nazionale del Braille, istituita dal Parlamento Italiano con la legge n. 126 del 3 agosto 2007. Scopo della legge, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sistema di scrittura e lettura braille utilizzato dai non vedenti. Presenti, tra gli altri, Franco Ingrillì, sindaco di Capo D’Orlando, in rappresentanza del provveditore Stello Vadalà, la dirigente scolastica Larissa Bollaci, Rita Troiani dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo II, Imbrogio Ponaro Ornella Vice Presidente dell’UICI di Messina, Francesco Ioppolo tiflologo e dirigente della UICI di Messina, Simona Ceraolo Psicologa e responsabile dell’equipe pluridisciplinare della UICI di Messina. Significativa la presenza degli studenti dell’Istituto comprensivo che durante la settimana, grazie ai loro docenti stimolati dalla dirigente Traiani, hanno affrontato le tematiche inerenti l’handicap visivo soffermandosi sul sistema Braille. Larissa Bollaci ha trasferito, a nome del Provveditore, “la vicinanza all’UICI ed al Braille strumento indispensabile per abbattere le barriere dell’emarginazione e dell’informazione, oltre che favorire l’integrazione scolastica”. La Bollaci, ritiene che “occorre partire coinvolgendo i bambini della scuola primaria e di quella secondaria di primo grado, per abbattere e quindi eliminare dalla vita di tutte le persone, parole quali esclusione, emarginazione ed isolamento”. La Bollaci ha confessato “di aver iniziato la sua carriera come docente di sostegno; ha imparato il sistema di scrittura e lettura durante i corsi di specializzazione per insegnati di sostegno”. La preside Rita Troiani si è dichiarata “orgogliosa per di aver ospitato una simile iniziativa in quanto la scuola è inclusiva per definizione”.

La preside ha parlato “dei ragazzi con disabilità, inseriti nell’istituto comprensivo e di come il rapporto con i loro compagni di classe sia improntato sul rispetto reciproco senza costrizioni o barriere. Purtroppo, crescendo, afferma la Troiani, si perde la capacità di essere accoglienti; per i bambini non esiste nessuna disabilità e nessuna diversità, perché tutti sono uguali e, di fronte ad una difficoltà, i bambini aiutano. Questo è il loro ruolo e la grande capacità e, soprattutto, il loro grande cuore”. Il tiflologo Ioppolo ha fatto un excursus sul sistema di scrittura e lettura Braille soffermandosi soprattutto, “sull’aiuto che la tecnologia oggi offre a chi ha una disabilità”. Particolarmente interessati i ragazzi, che hanno rivolto diverse domande al relatore, dimostrando di aver affrontato, in maniera corretta, la tematica connessa alla cecità. La psicologa Simona Ceraolo, già studente dell’Istituto Comprensivo, ritornando nei locali che l’avevano vista formarsi e prepararsi per il passaggio al liceo, ha presentato ai ragazzi alcuni ausili didattici utilizzati dai loro coetanei non vedenti. Ha dichiarato che i bambini sono “come delle spugne che assorbono e quindi, è importante cominciare sin da piccoli a sensibilizzarli su delle tematiche molto importanti e fondamentali perché loro, saranno i giovani del futuro, che racconteranno, che scriveranno il futuro, che guideranno le Istituzioni con occhio attento rivolto all’interesse di tutti”. Simona Ceraolo ha proposto alcuni giochi coinvolgendo gli stessi studenti in una prova eseguita da bendati quindi, in una condizione diversa da quella normale. I ragazzi, anche se per pochi minuti, hanno cercato di immedesimarsi nei loro coetanei non vedenti per capire come reagiscono, giorno per giorno, costretti in una condizione non dipendente dalla loro volontà. Hanno testimoniano l’utilità di tutti i sensi che servono per avere una “visione” completa, decodificare tutto ciò che li circonda per cui, non è cosa da poco dover fare a meno di un senso importante come la vista. Non a caso, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha posto la cecità, al primo posto tra le patologie invalidanti. Per la sensibilità dimostrata e per l’impegno profuso, la UICI di Messina ha deciso di donare all’Istituto Comprensivo II, dei buoni acquisto da spendere per le attività scolastiche. Infine, il Sindaco Franco Ingrillì ha portato il saluto “dell’amministrazione comunale che, a suo dire, ha sempre preso in grande considerazione i bisogni di chi si trova in una condizione di disagio”.

A tal proposito, ha risposto positivamente alla richiesta dell’UICI di mettere a disposizione dell’Associazione, un locale idoneo per allocare una sezione distaccata; tutto ciò, per agevolare i non vedenti residenti nella zona dei Nebrodi, di ricevere assistenza senza dover raggiungere la sede principale di Messina. Il messaggio, venuto fuori da questo incontro, è stato diretto sull’importanza di lavorare in sinergia, vedenti e non vedenti proprio perché, insieme, si può costruire una società di uomini sempre meno condizionati dai fattori di esclusione e sempre più uguali nei diritti e nei doveri.

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