Messina, i retroscena sull’addio di Carlotta Previti e il difficile futuro della Giunta Basile

Messina, come spiegare le motivazioni che hanno portato la Previti alle dimissioni? I retroscena su una scelta che mette in difficoltà il Sindaco Basile

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La giunta Basile ha perso la scorsa settimana uno dei suoi assessori più importanti. Le dimissioni di Carlotta Previti forse avranno colto di sorpresa i più distratti, quelli che ancora sono convinti che la vita sia tutta rose e fiori o tarallucci e vino ma, evidentemente non è così. Quando Cateno De Luca ha lasciato il suo incarico di Sindaco di Messina per potersi candidare a Presidente della Regione Sicilia, il nome più gettonato per ricoprire l’incarico di sindaco era proprio quello di Carlotta Previti, amministratore competente e preparato, ottima conoscenza delle procedure per accedere ai fondi europei, ottima conoscenza della politica che punta a costruire rapporti e non ad alzare barricate.

Eppure, il solito “colpo di testa” di Cateno De Luca, ha mandato in panchina la persona più accreditata. Dal cilindro è stato tirato fuori il nome di Federico Basile. Persona professionalmente preparata, gentile nei modi e corretto nei comportamenti ma bianco in campo politico. Altro elemento che ha fatto pensare che il cambiamento non era ancora in atto è stato la nomina di una Giunta-fotocopia di quella di De Luca, con gli “amici” della prima ora. Solo che a guidare questi assessori non c’era più il vulcanico Cateno ma l’equilibrato Basile il quale, dovendo acquisire competenze e maturare rapporti con le istituzioni, ha lasciato “libertà” ai suoi collaboratori con una scelta che per alcuni è sinonimo di autonomia mentre, per altri, significa assumersi responsabilità forse molto superiori alle loro competenze.

Carlotta Previti è stata da sempre un assessore che ha saputo trasferire sia ai colleghi, che al personale impegnato con lei, abilità e padronanze sulle questioni che si andavano a trattare. Ricordiamo tra tutti, l’aver presentato a Bruxelles la piattaforma telematica realizzata nell’ambito del progetto Mesm@rt, con la quale, nell’ottica di una ottimizzazione delle risorse tecniche e umane viene raccolta ed elaborata una quantità considerevole di dati successivamente utilizzati per molteplici esigenze: prevenzione di frane, controllo del territorio, gestione del sistema di mobilità urbana, ecc…

La Previti, sempre in quest’ambito, ha saputo sottoscrivere rapporti di collaborazione con diversi dipartimenti dell’Università di Messina; grazie alla ricerca ed al lavoro della Previti, Messina ha ottenuto nel 2021 il primo premio All HiTech Award di Rimini riservato ai Comuni Italiani.

Per Basile adesso non sarà facile sostituire un assessore di questo livello: speriamo non prevalga la logica del “riconoscimento” a chi, durante le scorse campagne elettorali, è riuscito a “portare voti” alla compagine guidata da Cateno De Luca. Non ultimo, bisognerà gestire i 222 milioni dei fondi Pon Metro ripartiti su 30 progetti, il tutto entro il 2027. Quando in ballo ci sono tanti soldi, non è facile essere equilibrati o, come si faceva una volta in politica, utilizzare il manuale “Cencelli”: troppi appetiti, troppi desideri, troppe aspettative. Riuscirà Basile a tenere compatta la sua Giunta o quello della Previti sarà il primo di altri possibili dietrofront? Riuscirà Basile a far prevalere l’interesse collettivo mettendo da parte possibili atti di riconoscenza? Noi ci auguriamo di si, per il bene di una città che da troppo tempo è prigioniera di logiche campanilistiche e soprattutto, mortificata da scelte politiche che l’anno relegata a Cenerentola della Sicilia.

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